Crema, 1° marzo 2025

(Annalisa Andreini) A proposito di bar...

È tempo, a Crema, di nuovi bar aperti, con proposte anche diverse dal solito, o in procinto di essere aperti.

È in fase di restyling o ristrutturazione il bar in piazza Garibaldi, che è un’attività storica e sono tutti curiosi in vista della nuova riapertura.

Riaprirà a breve il bar della stazione, anch’esso particolarmente atteso dai tanti fruitori quotidiani del luogo.

Ma la nuova apertura, che ha incuriosito tutti e ha fatto tanto parlare di sé è quella del “Bar e Tas” in via Ponte della Crema, che ha fatto rinascere lo storico Caffè Pappalettera, così come afferma col sorriso uno dei nuovi titolari: “In questo bar ci venivo sempre ed ero affezionato, così ho pensato di farlo rivivere come risto-bar”. 

Lo staff dei ragazzi che l’ha preso in mano ora infatti ha dato una ventata di novità ma anche di leggerezza, di freschezza e di spirito scherzoso. Entrando, si percepisce un’aria allegra, coadiuvata dall’arredo con tante scaffalature in legno e dai suppellettili che ricordano, simpaticamente, gli anni Ottanta e Novanta, a partire dai vassoi che non sono i soliti neri, ma tutti molto colorati. Accanto al nome del locale in dialetto cremasco (che richiama il bistrot- ristorante Maia e tas, in via Piacenza gestito dal medesimo gruppo giovane) c’è anche la scritta Posto semplice e l’aggiunta, sempre dialettale, Super mega bù be, che indica una bontà speciale. 

Le colazioni sono il loro punto di forza con l’attenzione anche alle intolleranze (ottimo il cappuccino con bevanda di avena). Non solo brioches e cornetti però, il plus è rappresentato dalla proposta di diverse torte di loro produzione, le classiche torte da credenza, anche senza lattosio: torta di mele, torta vegana alle carote e torta brownies al cioccolato. Bella l’idea di servirle nei piattini decorati di una volta, quelle che si trovano nelle credenze delle nonne: un modo per scostarsi dalla solita proposta dei freddi piatti quadrati e rettangoli tutti bianchi o tutti neri. 

Oltre alle colazioni, ovviamente anche aperitivi, piccolo drink e proposte per la pausa pranzo, tra cui focaccia con cotoletta, lonza tonnata, zuppe, panini farciti e piatti semplici, che cambiano ogni settimana e non annoiano.

Parola d’ordine: semplicità.

Il filo conduttore di questo gruppo di ragazzi è stato quello di mettersi in gioco, di fare squadra e di amare molto questo lavoro, che occupa molte ore ed è piuttosto impegnativo.

Il loro focus: creare un posto di fiducia, una sorta di casa aperta a tutti.