Casaletto Vaprio, 20 agosto 2025
Era in auto con altri due stranieri l'ecuadoregno di 31 anni arrestato dai carabinieri di Pandino nel pomeriggio di ieri. Perché era ricercato per aver accoltellato gravemente un connazionale.
Ieri pomeriggio una pattuglia di militari era a Casaletto Vaprio per i soliti giro di controllo del territorio. A un certo punto ha notato una Lancia Ypsilon che è risultata presa a noleggio da una società che opera in questo campo. I militari hanno fermato la vettura per controllare i documenti dei tre stranieri che c'erano a bordo, ma nessuno li aveva con sé. I tre sono stati accompagnati in caserma a Pandino e lì identificati: uno è risultato essere un cubano di 48 anni, pregiudicato, un altro peruviano di 25 anni, anche lui pregiudicato e l'ultimo un ecuadoregno di 31 anni. E la sorpresa più grossa è arrivata quando sono stati inseriti i dati di quest'ultimo. Il responso è stato che il 31enne era ricercato per tentato omicidio. La vicenda che lo ha visto coinvolto risale al 13 luglio quando l'ecuadoregno ha litigato con un connazionale in via D'Annunzio a Pero e a un certo punto ha estratto un coltello e ha ferito al fianco il rivale, mettendo a repentaglio la sua vita. Il ferito era stato subito soccorso e portato nell'ospedale Niguarda di Milano, dove i medici lo hanno operato, salvandogli al vita.
Scoperto chi avevano di fronte, i militari hanno immediatamente arrestato il 31enne e poi lo hanno portato nel carcere di Cremona, dove l'ecuadoregno attende l'arrivo del magistrato che lo ascolterà e poi lo farà trasferire in un carcere più prossimo al luogo del delitto.
Per quanto riguarda i suoi due compagni di viaggio, il cubano è stato portato nel centro di permanenza per il rimpatrio di Torino, da dove sarà rimandato al suo Paese, mentre al 25enne peruviano è stato imposto di lasciare l'Italia entro sette giorni.
