Agnadello, 20 dicembre 2022

Il territorio Cremasco ha visto due interventi dell’Unità Cinofila Antiveleno Carabinieri al fine di bonificare aree nelle quali erano state rinvenuti bocconi avvelenati. Nel mese di novembre, nelle campagne tra Agnadello e Rivolta d’Adda, frequentate anche da cittadini con animali domestici, a seguito di avvelenamenti e decessi di cani e segnalazioni di esche avvelenate, la bonifica effettuata dal cinofilo dell’Arma ha fatto trovare altri cinque bocconi killer, prevenendo ulteriori avvelenamenti.

A Soresina, facendo seguito al rinvenimento di più bocconi le cui fattezze rimandavano a probabili esche avvelenate (sono in corso le analisi dell’Istituto Zooprofilattico) disseminate in più punti della pista ciclabile, il cane Senna e il suo conduttore hanno ispezionato e bonificato l’area interessata; fortunatamente, in questo caso, non rinvenendone di altre.

Sono in corso le indagini dei carabinieri per la Tutela Forestale finalizzate a individuare i responsabili per punirli come da legge. E' infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto territoriale e chi lo fa incappa nei reati di uccisione e/o maltrattamento animali qualora vi sia correlazione tra disseminazione esche e avvelenamenti. 

Senna è una giovane e intelligente femmina di pastore tedesco grigione che vive nella sede operativa di Lecco ed è addestrata per rinvenire esche avvelenate e anche carcasse di animali e garantisce, in caso di necessità, un pronto intervento su tutto il territorio Lombardo.

Risale al 2004 il primo utilizzo, in via sperimentale in Europa (precisamente in Spagna) dei cani antiveleno. Nel 2010 l’Italia, con la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato, ha aderito al programma comunitario “Life antidoto” attraverso la presentazione di alcuni progetti, tra cui il “Pluto” il “Medwolf” “Mirco Lupo” e “ Life WolfAlps”, di cui fa parte Senna.

 E' anche sugli animali selvatici, ivi comprese anche le specie protette o a rischio di estinzione, che l'abbandono di esche avvelenate in natura ha effetti devastanti sulla già compromessa e sempre più minacciata biodiversità di specie. Fra le vittime ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli.    


Nelle foto, bocconi avvelenate e il cane Senna