Il comune di Vailate
Vailate, 02 maggio 2024
(Gianluca Maestri) È una strana gestione del personale quella che l’amministrazione del sindaco Andrea Trevisan sta attuando: anziché assumere o dotarsi di collaboratori esterni con regolare e decorosa contribuzione, rimpiazza le posizioni libere con degli stagisti della Dote Comune. Ad affermarlo è il gruppo di minoranza consiliare Prima Vailate.
“Di fatto queste figure pagate 4,65 euro l’ora - precisa il capogruppo Pierangelo Cofferati - nel nostro comune vengono usate per rimpiazzare i lavoratori che per mobilità o scadenza del contratto interinale non sono stati sostituiti. Il tutto, regolarizzato dalla classica foglia di fico del tutor”.
Cofferati cita gli esempi dell’ufficio protocollo e dell’ufficio dei servizi sociali: “Tutto legittimo - continua - e giustificato dalla volontà di dare un’occasione per la crescita lavorativa ma di fatto si sta usando uno strumento formativo per sostituire a buon mercato due posizioni lavorative. Poi qualcuno ci spiegherà perché la Dote Comune addetta ai servizi sociali si occupa anche di paghe e contributi”.
“I tirocinanti - risponde a nome del gruppo di maggioranza TrasformAzione il sindaco Andrea Trevisan - sono assunti tramite bando per fare esperienza nella pubblica amministrazione e frequentare corsi di formazione. Affermare che una di queste figure ha la responsabilità della gestione di paghe e contribuiti è un atto vile. Al contrario, AnciLab si è complimentato con il comune di Vailate per essere stato fra i pochi ad aver aumentato il loro compenso da 300 a 400 euro. Durante l’amministrazione di Prima Vailate abbiamo assistito a una diminuzione del personale che ci ha costretti a ricoprire i ruoli vacanti. Abbiamo dimostrato, assumendo cantoniere e responsabile dell’ufficio tecnico, quanto questo tema sia prioritario per noi. Puntare i riflettori sui lavoratori in formazione -conclude Trevisan- con il solo intento di metterli in difficoltà davanti a tutto il paese avvelena il clima e non è d’aiuto alla comunità vailatese”.
