Rivolta d'Adda, 13 luglio 2024
(Valentina Ricciuti) Sta per festeggiare i 15mila giorni di lavoro (adesso sono 14.804) senza mai un'assenza per malattia e si appresta ad attaccare il record di Tina Mariotti.
E' Gian Luigi Fazio che ci racconta: "In realtà a volte mi chiedo chi me l'ha fatto fare, visto che sono anche rimasto senza lavoro per un mese, quando l'azienda dove ero impiegato da oltre 37 anni ha chiuso i battenti. Poi però penso a quanto sono stato fortunato a essere stato sempre in buona salute e questa è l'unica cosa che conta".
Classe '69 e nato a Sermide in provincia di Mantova da genitori siciliani, Gian Luigi, ha cominciato quasi quindicenne a lavorare in un calzificio di Asola. "Era gennaio 1984 e, dopo il periodo di apprendistato, mi sono trasferito a Fara Gera d'Adda nell'ottobre dell'85 per cominciare il lavoro presso la Nuova Tipolac Italiana, dove mi occupavo dei campioni di colori, le cosiddette mazzette che tutti utilizzano per individuare la giusta tonalità. All'inizio eravamo una quarantina di operai, poi man mano sono diminuiti ma io ho sempre tenuto duro perché amo il mio lavoro. Nel 2014 la stessa azienda è diventata Il colore di Tarcisio Villa fino al 2021, quando è stata ereditata ed è diventata Gli eredi del colore. Ma l'esperienza è presto terminata con la chiusura a novembre del 2022. Sono stato a casa forzatamente per un mese per poi trovare fortunatamente lavoro alla Faster di Rivolta d'Adda, dove tutt'ora presto servizio".
Il record italiano sembra appartenere alla signora Tina Marotti, bibliotecaria di Spotorno, con i suoi quarantuno anni e dieci mesi di servizio senza mai prendersi un giorno di malattia. Quello di Gian Luigi è però probabilmente un lavoro più logorante fisicamente.
Come ha fatto a evitare l'assenza per malattia in tutti questi anni? Non ha mai preso l'influenza?
"Ho avuto la febbre almeno cinque volte in tutti questi anni ma, fortunatamente, dopo una nottata di sudore con la temperatura sui 39°C, al mattino dopo mi sono sempre svegliato con 36.5 °C e quindi non ha mai avuto senso rimanere a casa. Mi sentivo bene e sono sempre andato regolarmente a lavoro. Anche durante il periodo covid, i miei tamponi erano fortunatamente sempre negativi e non penso di aver contratto la malattia. Oggi in realtà sono in ferie forzate poiché l'azienda in questo periodo estivo ha un minor carico di lavoro, ma questo è indipendente dalla mia volontà. Le ferie naturalmente le ho sempre fatte, per ritornare alle mie origini siciliane e riabbracciare i parenti".