Agnadello, 26 dicembre 2025
(Gianluca Maestri) “Garantisce equilibrio finanziario, rispetto dei vincoli normativi e continuità nell’azione amministrativa il bilancio di previsione 2026-2028”.
Così si è espresso il sindaco Stefano Samarati sul massimo strumento di programmazione economica per il prossimo triennio approvato dal consiglio comunale nell’ultima riunione del 2025.
Per quanto riguarda le tasse, l’Imu vede confermate le aliquote 2025 con conferma anche dell’esenzione per gli immobili concessi in comodato gratuito a enti pubblici o non commerciali per scopi istituzionali. Invariata anche l’addizionale Irpef, con aliquota unica allo 0,7% ed esenzione per i redditi inferiori ai 13.500 euro.
Per quanto riguarda il personale, il comune assumerà un tecnico comunale per coprire il posto lasciato vacante dal pensionamento di Mario Lucini Paioni e un agente di polizia locale per sostituire il defunto Egidio Beretta. Compatibilmente con le risorse disponibili l’amministrazione sta valutando la possibilità di implementare l’organico amministrativo.
Capitolo opere pubbliche: entro gennaio si pensa di concludere il nuovo ponte pedonale in via Del Tormo, è in corso l’efficientamento della scuola dell’infanzia, verranno avviate delle potature sulla base di una perizia agronomica e sono in programma asfaltature e lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. L’obiettivo ambizioso è l’approvazione del piano di rigenerazione dell’area ex Arespan Brocca ma l’amministrazione punta anche sull’efficientamento del centro civico Boschiroli e sul recupero di un’ulteriore porzione dell’ala di via Treviglio dell’ex scuola elementare.
Contrarie le minoranze. Per Agnadello Attiva (Deborah Zanotti e Francesca Caccavo): “Il bilancio appare gestionale e non strategico, limitato a una copertura dei servizi essenziali”.
Comune Democratico ha elencato una lunghissima lista comprendente quelle che secondo i consiglieri Giovanni Calderara e Giuseppe Maffioletti sono le pecche di questo bilancio: “Abissalmente distante dall’idea che abbiamo noi di una corretta gestione delle risorse pubbliche. Non abbiamo presentato emendamenti – ha detto Calderara in aula - perché il testo è inemendabile, tanto è elevata la quantità di contraddizioni in esso contenute e numerose sono le scelte operative sbagliate”.