Crema News - Palazzo Pignano - Asilo con dubbio La Fazenda Rocco

Palazzo Pignano, 15 gennaio 2025

"Se fossi il comune, io aspetterei".

Lo dice l'avvocato Massimiliano Lanci, difensore di Rocco Cristodaro, in merito al progetto di asilo che il comune si appresta a cominciare a costruire su terreni confiscati allo stesso Cristodaro, in territorio di Scannabue, nei pressi della Fazenda Rocco.

Un passo indietro. Il comune di Palazzo Pignano vince un bando dove vengono assegnati 4.5 milioni di euro per costruire ex novo un asilo. Siamo a sei anni fa, quando l'asilo da costruire era in territorio di Cascine Gandini, avrebbe dovuto sostituire l'attuale asilo che, secondo la normativa, avrebbe dovuto essere demolito e quello nuovo avrebbe ospitato una cinquantina di bambini.

Tutto a posto? No perché l'attuale amministrazione riceve dall'agenzia preposta terreni e appartamenti confiscati a Cristodaro, condannato in via definitiva per reati fiscali.

Di qui il 30 dicembre l'incarico a un architetto per il progetto esecutivo del nuovo asilo, non più a cascine Gandini ma a Scannabue, in fregio alla Fazenda Rocco, progetto presentato il 31 dicembre scorso, ultimo giorno utile per accedere al finanziamento di 4.5 milioni di euro.

"Apprendiamo che il comune si appresta a cominciare i lavori per la costruzione dell'asilo, che ospiterà 150 bambini - ribadisce l'avvocato Lanci. - Vorremmo solo suggerire di attendere l'inizio dell'opera perché pende da otto anni un ricorso presso la Corte europea dei diritti dell'uomo contro la confisca dei beni di Cristodaro. Facciamo presente che il 95% dei ricorsi a questa Corte vengono respinti, mentre il nostro è stato accolto. E la statistica dice che la stragrande maggioranza dei ricorsi che passa in giudizio poi ottiene soddisfazione".

E che cosa succede se la Corte dà ragione a Cristodaro?

"Semplice: le parti confiscate tornano al proprietario".

E quindi se l'asilo è in costruzione o finito?

"Torna di proprietà a Cristodaro oppure ci sarà un risarcimento milionario. Di qui il mio suggerimento al comune di attendere. I tempi della Corte europea parlano di giudizi che vengono esauriti in un arco di tempo da sette a dieci anni. Ne sono già passati otto e noi crediamo che entro fine anno arriverà la sentenza. Di qui il suggerimento di attendere qualche mese per non rischiare di dover restituire tutto o dover pure pagare i danni".