Moscazzano, 29 ottobre 2024

(Annalisa Andreini) Riconoscimento per l’Agriturismo Chioso di sotto di Moscazzano, gestito dalla famiglia Bertesago (Piero con i figli Giulia e Andrea). Tutti erano presenti al gran completo (bimbi compresi) in regione Lombardia, in occasione della conferenza stampa a Milano per presentare la XIX edizione di Golosaria, la kermesse delle eccellenze agro-alimentari che aprirà i battenti il 2-3-4 novembre presso Rho Fiera. 

Quest’anno avrà un’eccellenza in più: l’agriturismo di Moscazzano infatti ha ricevuto il riconoscimento di Nuovo miglior agriturismo lombardo per l’anno 2024 con una menzione speciale, per il salame cremasco di loro produzione. Un salame pluripremiato, tra cui il titolo di miglior salame nobile cremasco nella seconda Festa a Crema. 

Ed è proprio lui ad aver conquistato Paolo Massobrio, inventore di Golosaria, in occasione di una degustazione successiva.

Visibilmente felici per questa sorpresa, Piero, Andrea con la moglie Sonia e Giulia con il marito Simone hanno condiviso questo traguardo con i familiari, gli amici e i clienti: “Il gioco di squadra - dicono - è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, nonostante le tante difficoltà quotidiane. Far parte di Golosaria è un punto di partenza che ci consente di confrontarci con le altre realtà artigiane e ci sprona a fare meglio”. 

L’attività agrituristica premiata ha aperto a Moscazzano nel 2019, con la ristrutturazione di una sezione della cascina storica di famiglia. Comprende la ristorazione (attiva dal 2021) con due sale al primo piano, di cui una molto ampia, che una volta era il fienile, l’ospitalità con otto camere e un agri-bottega al piano terra, dove si possono acquistare i prodotti provenienti dalla loro azienda agricola, poco distante dall’agriturismo e da aziende locali. I menu, curati dal giovanissimo chef Riccardo Vanazzi, seguono la territorialità, la stagionalità e la scelta delle loro materie prime con un pizzico di creatività. Non possono mancare dei must e dei piatti della tradizione, in primis i tortelli cremaschi, che dopo alcune prove hanno trovato qui un ottimo risultato, apprezzato dai tanti ospiti e turisti.

Tre i menu proposti in questa stagione: il Tradisiunàl, con una selezione dei salumi di loro produzione, gnocco fritto semi-integrale e giardiniera, Salva Cremasco con le tighe, crostini con zola, noci e miele( di loro produzione) e l’insalata di pollo della nonna. Anche l’olio utilizzato è prodotto da loro con l’uliveto acquistato nel Cilento nel 2016. 

Oltre ai tortelli cremaschi anche primi piatto, come i gnocchi con il ragù. I secondi piatti sono improntati al maiale: costine di maiale e polenta mantecata oppure una sfiziosa pancia di maiale, con purea di patate e gel di limone.

Non solo il menu classico, ma anche il menu sofisticàt e il menu vegetale per una proposta a 360 gradi. 

E allora ecco comparire, per esempio, negli antipasti autunnali, un cappuccino di patate e funghi e un radicchio, arancia e fonduta di taleggio, entrambi interessanti.

In chiusura, in questo periodo, un dolce tradizionale come la torta di mele ma anche un azzardo, un tiramusù rivisitato da provare.