
Bagnolo, 28 aprile 2022
(Valentina Ricciuti) Monta la polemica sulla mensa della scuola materna di Bagnolo Cremasco. L’esternalizzazione del servizio non è stata digerita dal gruppo di minoranza Progetto Bagnolo che, durante il consiglio comunale di sabato scorso, ha incalzato il sindaco Aiolfi con ben undici domande. Dall’opposizione arrivano critiche in merito alla qualità del menù e al poco coinvolgimento delle famiglie. Inoltre vengono sollevati dubbi sull’economicità della scelta e sul futuro dell’ex spazio mensa con relativa strumentazione a oggi inutilizzata.
Il sindaco rispedisce al mittente le accuse di poca qualità e di non economicità della scelta: “Quattro euro a pasto è tra i costi più bassi del cremasco. Inoltre, con il pensionamento della cuoca, che nell’ultimi due anni ha prestato servizio come preziosa collaboratrice scolastica e la riconfigurazione del servizio, la differenza di costo è di 6000 euro, oltre al costo per l’acquisto della materia prima per preparare i cibi. I questionari di gradimento sono positivi”.
Il sindaco ha poi precisato: “Nessuno nega che la mensa interna fosse il fiore all’occhiello della scuola dell’infanzia. La decisione è figlia del periodo pandemico e d è temporanea. Infatti si è dovuto procedere a una maggior suddivisione degli alunni nelle aule, e secondo le regole ministeriali i pasti dovevano essere serviti in monoporzioni sigillate nelle aule stesse, per rispettare i distanziamenti. Al momento i pasti vengono scodellati ma serviti ancora nelle aule poiché non è ammissibile la promiscuità tra le classi. Il contratto assegnato con gara d’appalto alla Chef Service Ristorazione di Bagnolo scade tra un anno. La fine del periodo delle restrizioni non è prevedibile e gli scenari nel medio termine potrebbero ancora cambiare le regole, per questo motivo non abbiamo fatto scelte radicali. Al momento il servizio rimarrà così. Più avanti, pandemia permettendo, vedremo”.
La foto è esemplificativa