Crema News - Crollo al castello

Pandino, 24 marzo 2023

(Gianluca Maestri) Per il Gruppo Civico di minoranza consiliare si parte male, per quello di maggioranza non si può nemmeno parlare di incidente. Fatto sta che i lavori di riqualificazione del castello visconteo fanno già litigare le forze politiche pandinesi. 

La causa è il parziale cedimento di una parte dell’impalcatura allestita sul lato est del castello che dà sull’arena esterna che regge i tubi gialli che servono per scaricare le macerie a terra. A proposito di macerie non piace alla minoranza il fatto che finiscano sul prato. 

“Il cantiere –afferma Maria Luise Polig, capogruppo della minoranza- parte con il piede sbagliato. La colonna della bifora ha subito danni e vedere che non ci sia alcuna protezione a tutela dei muri o che le macerie vengano fatte precipitare sul prato e non raccolte in un contenitore fa sorgere forti perplessità sulle modalità d’esecuzione dei lavori. Lasciano senza parole la disastrosa e colpevole leggerezza e la mancanza di controlli sulla sicurezza. L’assessore ai lavori pubblici Francesco Vanazzi ne risponda. È inammissibile che si possa procedere in questo modo e siamo a pochi giorni dai roboanti proclami del sindaco Piergiacomo Bonaventi. A Pandino i soldi pubblici vengono spesi per recuperare o per distruggere?” 

“Non si può nemmeno parlare di incidente –replica Vanazzi- perché un incidente avrebbe prodotto dei danni che non ci sono stati. Si sono inceppati i tubi gialli che sono stati smontati, ripuliti e rimontati. In un cantiere possono succedere degli inconvenienti del genere e ci dispiace ma non è caduto nessun trabattello. Per lavori come questi vengono prese tutte le precauzioni previste dalla normativa, non c’è alcuna leggerezza ma può capitare un inconveniente. Quanto alle rimostranze circa le macerie che vengono lasciate sul prato e non in un cassone, si è scelto così per non essere costretti a spostare di continuo il cassone stesso. Le macerie vengono raccolte da una piccola ruspa e portate via. Cadono su un prato, non su un pavimento del ‘400. Non risultano infine, dai verbali, danni al castello ma anche se ci fosse qualcosa di rotto, si procederebbe al ripristino”. 

Vanazzi replica anche dal punto di vista politico all’opposizione. “Vedo sempre un atteggiamento da avvolti. Non vorrei ricordare al Gruppo Civico come sono stati fatti i lavori al tetto del castello quando loro amministravano Pandino. È brutto questo imputare alla parte politica un mancato controllo quando un cantiere del genere, secondo la normativa vigente, ha tutte le figure, compreso un restauratore preposte, a farlo”.