Spino d'Adda, 28 novembre 2022

Cento piantine per rendere Spino, o meglio, le sue scuole, ancora più belle e ancora più “green”, andando a creare una porzione di quel “Bosco diffuso” previsto da un apposito progetto nazionale di valorizzazione e sensibilizzazione ambientale.

La storia delle cento piantine (102 per la precisione) prende il via nel 2021, quando l'istituto comprensivo "Luigi Chiesa" elabora un progetto Pon (sigla che sta per Programmi Operativi Nazionali) sulla natura. “Avendo poi saputo –spiega l’insegnante di scuola primaria Loreta De Nittis- che l’iniziativa nazionale M'illumino di Meno comprendeva fra le sue proposte anche il progetto Un albero per il futuro, che dava la possibilità di richiedere delle piante per creare un bosco diffuso, prendervi parte ci è sembrata una bella opportunità da cogliere per la nostra scuola, anche in vista dell’inaugurazione della nostra nuova sede prevista per il settembre 2023. Così abbiamo richiesto ed ottenuto un centinaio di piantine (fra cui salici, abeti e querce) ma la consegna è slittata a quest'autunno e sono arrivate venerdì 18 novembre”.

Non solo. La scuola primaria di Spino è stata addirittura sorteggiata per la messa a dimora delle piantine in occasione della festa dell'albero del 21 novembre scorso, alla presenza dell'Arma dei Carabinieri e dei responsabili del Parco Adda Sud. “Non avendo ancora la disponibilità del giardino nella nuova sede –prosegue la maestra Loreta- la cerimonia di messa a dimora è stata spostata alla scuola materna con tanto di consegna simbolica delle piantine alle classi seconde della scuola primaria”. Una decina le piante messe a dimora alla materna. Le restanti verranno divise fra la scuola primaria e la scuola media.

Appena pronta la nuova sede della primaria si procederà alla piantumazione, organizzando un apposito momento con i carabinieri forestali. Per il momento gli alberelli non piantumati rimarranno custoditi in una serra alla scuola media. Tra gli alberi è stata consegnata, come richiesto, anche la talea ricavata dall'Albero di Falcone, il ficus ormai presente davanti alla casa del magistrato Giovanni Falcone e della moglie Francesca Morvillo, ormai diventato famoso. Le piantine messe a dimora vengono registrate e geolocalizzate così da poter visionare “Il bosco diffuso”, ovvero quanti alberi sono stati piantati e dove, in tutta Italia, per aumentare la biodiversità e ridurre la CO2.I Carabinieri forestali si sono resi disponibili ad incontrare le scuole per approfondire alcune tematiche, qualora vi fosse interesse.


Nelle foto, la piantumazione