Crema News - Castelleone - Via Sgazzini entra in comune Il caseggiato sgomberato in via Sgazzini

Castelleone, 15 settembre 2023

(Gianluca Maestri) Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale si è tornati a parlare del condominio di via Sgazzini, lo stabile fatto sgomberare con ordinanza del sindaco Pietro Fiori a inizio agosto per la mancanza di condizioni igienico-sanitarie all’interno dello stesso. A sollevare l’argomento, un’interrogazione del gruppo di minoranza Roberto Camozzi sindaco presentata da Vincenzo Milanesi.

In sostanza, Milanesi e colleghi hanno chiesto a Fiori e alla sua maggioranza perché nei documenti in consiglio comunale non siano emerse le criticità del luogo, perché ci siano voluti anni per arrivare allo sgombero dello stabile e quale sarà il suo futuro, informazioni su quante persone lo abitavano e dove siano state ricollocate e infine, se vi siano dei rischi di uno Sgazzini-bis in altre zone residenziali della città.

Per la maggioranza ha risposto il vicesindaco Federico Marchesi e non è stata una risposta soft. “Invece di presentare un’interrogazione polemica, senza alcun senso, secondo noi avreste dovuto complimentarvi con tutte le istituzioni coinvolte in questa operazione. Avreste inoltre dovuto apprezzare non solo l’incredibile risultato raggiunto, ma anche le modalità con cui questo risultato è stato ottenuto, senza alcun evidente problema di ordine pubblico e senza alcun particolare problema per le forze dell’ordine. Avreste dovuto apprezzare come questo sgombero sia avvenuto senza alcun impatto sui servizi sociali comunali: tutti i residenti si sono trovati autonomamente una collocazione senza richiedere il ricorso alle strutture di emergenza utilizzate per i minori e le madri in situazioni analoghe. Nessuno dei sei nuclei familiari sgomberati, composti da 20 minori e 14 adulti, è attualmente in carico ai servizi sociali. Avreste dovuto apprezzare la modalità e le tempistiche dell’operazione, senza alcun clamore mediatico, evitando ai minori la minor esposizione mediatica e le minori conseguenze possibili in una operazione così complessa come uno sgombero di queste dimensioni. Tutto si è svolto nella massima riservatezza possibile – ha concluso Marchesi - proprio per evitare problemi di ordine pubblico. Le televisioni e i giornalisti sono giunti quando tutta l’operazione si era già conclusa. Veramente un ottimo risultato”.