Trigolo, 23 novembre

(Valentina Ricciuti) Protesta dai toni forti questa mattina in piazza Europa a Trigolo dove si sono ritrovati una ventina di attivisti per la difesa dei diritti degli animali. A presidiare la zona un consistente numero di forze dell'ordine.

L'obiettivo degli attivisti era quello di mantenere alta l'attenzione sulle torture subite dai suini, prima di essere uccisi in un mattatoio del paese. Le violenze, documentate da un video diffuso dall'associazione Animal equality nelle scorse settimane, hanno infatti scioccato l'opinione pubblica e sul caso è in corso un'inchiesta da parte della magistratura. 

Spiega Roberto Serafin, referente di Fronte Animalista: "Insieme ad Avi e No mattatoio Milano abbiamo organizzato questa manifestazione davanti alla macelleria per chiedere giustizia e far sì che situazioni di questo tipo non succedano più. Siamo contenti di constatare che l'esercizio sia chiuso e per noi è una piccola vittoria. Anche la comunità di Trigolo deve rendersi conto delle atrocità che venivano compiute a poche decine di metri da questa piazza. Saremo qui almeno una volta al mese con un nostro presidio fino a quando non sarà fatta vera giustizia. Questo luogo deve diventare un simbolo della lotta contro la crudeltà verso gli animali".

Quanto documentato da Animal equality apre un dibattito in merito al tema dei controlli che gravano su Ats Valpadana. In provincia di Cremona vengono infatti macellati 3,6 milioni di suini: il 95% del fabbisogno regionale e il 34% di quello nazionale, ai quali devono essere aggiunti circa 260mila bovini. 

Un comparto produttivo di così grande impatto e d’eccezione nei numeri, necessiterebbe di strutture di controllo altrettanto d'eccezione e non in affanno perché sottodimensionate od oberate. La stessa Ats ha infatti lamentato negli scorsi anni scorsi che a causa del covid in un primo momento e della diffusione dell’aviaria poi, ci sono state pesanti ricadute sulla programmazione e sulle gestione delle attività di controllo.