Dal territorio, 23 luglio 2024

(Sara Barbieri) Ma quanti sono i cani abbandonati? 

Tanti, tantissimi, troppi!

Un mare sconfinato di abbandoni e rifiuti e tante storie di sofferenza.

A dichiararlo, con grande preoccupazione, la responsabile sanitaria del canile di Vaiano, la veterinaria Elena Castelli: “Il canile sta letteralmente scoppiando. Quest’estate si stanno verificando tante rinunce di proprietà, anche a causa di situazioni disagiate, che si vanno a sommare ai ritrovamenti e ai cani vaganti. E l’ondata di caldo eccezionale certo non aiuta la permanenza all’interno del canile. L’abbandono comincia solitamente nelle grandi città e poi si estende ai luoghi più piccoli. Il tema della rinuncia è difficile da sopportare per i cani, che soffrono moltissimo. Già soffrono a restare in un canile, dentro i box, ma quelli abbandonati e abituati a vivere in una casa con una famiglia precedente soffrono ancora di più. Sono cani estremamente sensibili e la vita nei box di un canile è pur sempre quella di uno spazio chiuso, non certo di una vita in famiglia”. 

La stessa situazione d’emergenza si sta verificando anche dalle nostre parti? 

“Sì, l’estate del resto è sempre un momento molto difficile e delicato perché aumentano gli abbandoni e diminuiscono le adozioni, che slittano poi a dopo le vacanze - conferma la collega Alessandra Bonvicini, responsabile del canile di Cremona e presidente dell’associazione Zoofili cremonesi. - È un problema anche culturale”. 

Quali possono essere le cause dell’aumento degli abbandoni?

"Sicuramente le difficoltà gestionali - riprende la Castelli, - nel senso che tanti non si rendono conto dell’impegno per gestire un cane, nonostante i continui appelli che facciamo al senso di responsabilità e all’educazione. Bisogna adottare i cani in modo responsabile. Un altro dei problemi è anche la mole: molti scelgono i molossi perché sono più belli e più alla moda, ma sono impegnativi. A Crema ci sono, per esempio, una quarantina di pitbull trovati vaganti e senza microchip, forse provenienti dal Sud Italia. C’è, infine, anche il problema economico da non sottovalutare e il mutamento della società, nel senso che viviamo sempre nella perenne mancanza di tempo. E invece, per curare gli animali, ci vuole tempo. Diciamo che chi è consapevole, il tempo lo ritaglia e si organizza.

Abbiamo anche tanti cani che arrivano a termine di gravidanza e quindi un’ulteriore problematica da affrontare. Noi ci stiamo adoperando al meglio per cercare un’adozione e rimetterli in famiglia ma non è semplice. A tal proposito lancio un appello di adozione: una mamma, bravissima, giunta qui al termine di gravidanza, ha partorito sette cuccioli, che cercano una nuova famiglia. Saranno adottabili dal 30 agosto. Confidiamo nella bontà dei Cremaschi!”.

Quindi, c’è anche una speranza e una nota positiva? 

“Certamente, Crema da sempre è un buon bacino di adozione: ci sono tante famiglie sensibili e tanti spazi verdi. Quindi, ecco un aspetto positivo: di fronte ad un’azione di abbandono la città risponde con un’adozione. Speriamo che funzioni anche questa volta con i sette cuccioli in attesa”.