Crema News - Errori e proteste, ancora di Aria

Regione, 14 luglio 2021

“La Regione deve delle spiegazioni ai comuni e alle famiglie sullo scandalo del bando per i centri estivi. La solita Aria Spa ha commesso errori che hanno portato alla cancellazione di un primo bando e all’apertura di un secondo che è andato esaurito in pochi minuti, con diversi comuni che erano tra i primi nel primo bando e che non sono risultati inclusi nel secondo, con malfunzionamenti che ne hanno esclusi o rallentati altri e 523, che sono rimasti fuori dalla lista dei beneficiati. Non solo, ci sono comuni piccoli che hanno preso finanziamenti per centinaia di migliaia di euro, mentre a comuni grandi sono stati assegnati pochi spiccioli se parametrati al numero di ragazzi iscritti ai centri estivi. Insomma, un pasticcio, ai danni dei comuni, degli oratori, di chi ha organizzato e ormai quasi concluso i centri estivi, dove quattro su cinque richiedenti sono rimasti fuori. Le risorse vanno utilizzate meglio e a vantaggio di tutti, i pasticci di Aria sono ormai intollerabili”. Lo ribadisce il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni in Consiglio regionale della Lombardia che insieme ai colleghi oggi ha presentato una mozione urgente proprio su questa vicenda. 

 “Solo per fare un esempio: il comune di Cremona, con più di 10mila potenziali destinatari, ha percepito un finanziamento di 190mila euro, pari a circa 18 euro pro capite, mentre il comune di Ambivere (Bg), con 372 potenziali destinatari, ha percepito 180mila euro, pari a più di 483 euro pro capite. Qualcosa non quadra – sottolinea Piloni - nella mozione chiediamo di verificare che non vi siano state anomalie anche in questa seconda procedura di assegnazione e di rimodulare le assegnazioni in modo da coprire tutte le domande ammesse e non finanziate”. 

In segno di protesta, tutti i consiglieri democratici hanno elevato in Aula cartelli con scritto: “Bando ritirato, bando riaperto, Giunta Fontana = Caos”, “vaccini, prenotazioni, centri estivi: tutto per Aria!”, “bando centri estivi, nuovo disastro di Aria Spa”. 


Nella foto, la protesta