Crema News - Crema - Streaming e costi

Crema, 18 maggio 2025

Richiesta di streaming da parte della minoranza: mozione ritirata ma la storia non finisce. Il comune deve chiarire sui costi.

Durante l’ultimo consiglio comunale consigliere di minoranza Paolo Nicardi ha deciso di ritirare la mozione, che proponeva l’introduzione dello streaming e della registrazione delle commissioni consiliari (proposta scaturita dalla segnalazione di diversi cittadini), dopo che la maggioranza aveva anticipato in aula la propria intenzione di bocciarla.

Bocciatura giustificata dalla maggioranza per ostacoli organizzativi e costi ritenuti troppo elevati.

A questo punto, il consigliere Nicardi ha chiesto di fornire i dati di questi costi, che però non sono stati forniti.

“Nessuna stima, nessun preventivo - ha dichiarato Nicardi - solo opinioni generiche e il solito costa troppo. È inaccettabile che un tema così importante venga liquidato senza alcuna volontà di approfondimento serio”. 

Ma il consigliere comunale decide di andare fino in fondo: “Chiederò la convocazione di una commissione specifica - ha continuato Nicardi - per affrontare la questione in modo serio e documentato, con l’obiettivo di ottenere finalmente dei dati reali su cui discutere. Del resto, la tecnologia c’è già: la piattaforma che trasmette in diretta i consigli comunali è operativa, funzionante e visibile su cittadini. Non si tratta di inventare nulla di nuovo, ma solo di estendere un servizio esistente anche a un altro momento fondamentale dell’attività amministrativa”. 

La proposta, secondo Nicardi, ha un obiettivo ben preciso: rendere il comune più accessibile e vicino ai cittadini, anche per chi non può essere presente fisicamente. Il ritiro della mozione non è una resa ma un passo in avanti per costruire una proposta ancora più solida.

Non è di questo parere la maggioranza, che nutre dei dubbi sul reale approccio della minoranza: le mozioni sono effettivamente strumenti di proposte concreta oppure occasioni per rivendicare la paternità politica.