
Crema, 11 giugno 2025
Se non si interverrà in tempo dal 1°ottobre prossimo rischiano di non poter circolare più di un milione di auto in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna per lo stop che riguarda le Euro 5 diesel nei Comuni che hanno più di 30mila abitanti fino al 15 aprile 2026. Soltanto il 19 luglio si avrà la risposta definitiva al decreto del 19 maggio scorso che ha bisogno di 60 giorni per l'approvazione (o meno) definitiva. Il vice premier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha promesso battaglia per apportare modifiche alle follie europee sul Green Deal.
Lo stop ai veicoli diesel Euro 5 immatricolati tra il 2011 e 2015 affonda le sue radici nell'eccessivo inquinamento atmosferico della Pianura Padana e nella volontà di contrastare i livelli elevati di CO2 e polveri sottili. Sebbene la tematica sia sempre molto calda e attuale, il governo ha intenzione di proporre misure alternative per evitare di lasciare a piedi milioni di cittadini che sarebbero impossibilitati a utilizzare le proprie auto.
Intanto in regione Lombardia è stata approvata una mozione per chiedere al governo di annullare il blocco che colpisce lavoratori, pensionati e studenti. Il divieto a questi motori comprende mezzi prodotti fino al 2015 quindi vetture di pochi anni che dovranno essere sostituire a danno dei cittadini, un duro colpo che in Lombardia toccherebbe circa 1,5 milioni di proprietari".
“Chiediamo di istituire un tavolo di lavoro per rivedere il blocco e trovare soluzioni alternative, così come l’introduzione di fondi europei e nazionali per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente. Più volte abbiamo rimarcato questa necessità che sta alla base del concetto di sviluppo sostenibile, ma l'Europa ancora una volta non ascolta la voce dei territori portando invece avanti politiche folli e ideologiche come lo stop ai Diesel Euro 5 in programma dal prossimo 1° ottobre”, ha detto il consigliere regionale Riccardo Vitari.