Crema, 13 dicembre 2024

(Annalisa Andreini) Il servizio della Casa di comunità aiuterà le famiglie di 300 minori certificati sulla base della legge 104, con disabilità fisica e mentale.

Sarà questo il fulcro di un nuovo grande progetto, che ha coinvolto diverse realtà territoriali: lo sportello OrientAbile.

L’obiettivo è quello di venire incontro ai tanti bisogni sia delle famiglie che dei giovani coinvolti aiutandoli concretamente verso un percorso di indipendenza rispettando le personalità di ciascuno.

Il territorio cremasco fa già tanto per il sociale e, anche in questa occasione, diversi partner accompagneranno il comune in una co-progettazione, che si prospetta densa di attività.

Il nuovo sportello avrà come sede la Casa di comunità di via Gramsci e il ricevimento sarà solo su prenotazione (mercoledì dalle 13 alle 18 e giovedì e venerdì dalle 14 alle 19). Tre le operatrici coinvolte: Laura Bonomi, Jessica Patrini e Ilenia Colla. La direttrice socio-sanitaria Carolina Maffezzoni si è dichiarata pronta ad accogliere le diverse associazioni, partner dell’iniziativa, al piano rialzato dell’edificio (appena riqualificato) e non ci saranno sovrapposizioni a risorse già esistenti. Consulenti e vari rappresentanti delle strutture coinvolte risponderanno a tutte le richieste che via via si presenteranno.

Prima della partenza ufficiale dello sportello è stata firmata una convenzione con l’Ats Val Padana.

Un’iniziativa pensata in grande che, come hanno ricordato il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessore Anastasie Musamary e i portavoce delle associazioni coinvolte, è nata sul territorio e per il territorio. E il centro è il risultato del lavoro e della collaborazione di tante realtà pubbliche e private, che hanno risposto all’avviso di manifestazione di interesse pubblicato dall’ufficio del Piano di zona.

Ed ecco gli artefici di questo nuovo patto sociale: Anffas Crema-Ets, Asd Over Limits, Associazione Diversabilità Odv, Asst di Crema, Comunità sociale cremasca, Cooperativa sociale Koala Onlus, Fondazione Alba Anffas Crema, Igea Società cooperativa sociale, Mai stati sulla Luna?Aps-Ets, Società cooperativa sociale Meraki, Ergoterapeutica e la Cooperativa Sentiero.

Fra gli interventi ha colpito molto quello di Giovanna Barra, dell’associazione Diversabilià, che ha puntato all’immaginazione come carta vincente quando si deve portare avanti un progetto di vita indipendente, tenendo conto delle fragilità: "È proprio l’immaginazione - ha detto la Barra - che riesce ad attivare parti del nostro cervello che ci consentono di cavarcela laddove arranca la razionalità".

Un progetto dunque che va oltre la logica per aprirsi a creatività, energia e positività.