
Romanengo, 25 settembre 2025
Trovato truffatore e i soldi, grazie alla tempestività di un'indagine che ha visto i carabinieri di Romanengo agire in fretta e con un ottimo risultato.
Una cremasca è stata truffata a giugno con un raggiro compiuto da più persone. La donna era stata convinta a versare 35mila euro su un Iban fornito dal truffatore.
Ecco come ha agito il malvivente.
La vittima è stata contattata con un messaggio sul suo telefono da un mittente che sembrava essere di una nota società che si occupa di gestire i pagamenti digitali. Il messaggio la invitava a contattare il servizio clienti per chiarimenti su uno strano pagamento che avrebbe eseguito per una cifra di oltre 1500 euro. Subito dopo la donna era stata contattata da un presunto operatore della stessa società che la informava che il suo conto e la sua banca erano sotto indagine da parte dell'ufficio antifrode e che sarebbe stata contattata anche dai carabinieri. E subito dopo, dei finti militari, chiamando da un numero clonato, l’avevano avvertita che stavano investigando sia sulla sua banca, sia sul suo conto corrente e che doveva trasferire i suoi averi in un conto sicuro. Infine, era stata chiamata anche da una persona che si era qualificata come appartenente alla polizia postale, la quale l’aveva convinta che, per trasferire i soldi in un conto sicuro, doveva effettuare immediatamente un bonifico su un conto del quale le forniva l’Iban. E la vittima, spaventata per quanto le stava capitando, si era recata subito in banca e aveva effettuato un bonifico da 35mila euro sul conto indicato. Poi l’interlocutore le aveva anche detto di recarsi presso i carabinieri di Cremona a denunciare la sua banca per frode. Ma una volta arrivata, in caserma a Cremona aveva scoperto che era stata vittima di una truffa. A quel punto, era andata in caserma a Romanengo a denunciare il fatto.
L'indagine è subito partita e in breve i carabinieri di Romanengo hanno scoperto uno dei truffatori, un catanese di 41 anni, denunciandolo per truffa e, agendo in maniera tempestiva, sono riusciti a far riavere alla vittima i 35mila euro versati tramite bonifico. Contattando la banca della donna e avvertendola che il bonifico era frutto di una truffa, i carabinieri hanno fatto bloccare il bonifico rimettendo il denaro sul conto corrente della vittima.