Foto esemplificativa
Castelleone, 19 febbraio 2025
"Suo figlio è nei guai, deve darci dei soldi per non farlo entrare in carcere".
Il meccanismo è sempre lo stesso, eppure ci sono ancora persone che ci cascano. Come nel caso dell'anziana del borgo raggiunta al telefono da una persona che si è presentata come carabiniere e che l'ha messa in parte del fatto che il figlio aveva investito un motociclista. Per questo ci volevano subito soldi per pagare una specie di cauzione che avrebbe permesso al figlio di non entrare in galera.
La truffa adesso si avvale di un accorgimento in più. Il finto carabiniere tiene al telefono la vittima per impedirle di chiamare i parenti e verificare. Nel frattempo arriva un finto avvocato che afferma di essere lì per ritirare quanto pattuito con il carabiniere.
La donna c'è cascata e ha consegnato soldi e gioielli, salvo poi chiamare i parenti e accorgersi del raggiro. Qui l'anziana ha però informato subito i carabinieri del borgo quali hanno eseguito immediate ricerche, trovando alcune riprese nelle quali si notava l'auto dei tre banditi e uno di loro scendere dalla stessa ed entrare nella casa della donna. Inoltre, controllando la targa dell'auto, i militari hanno scoperto che era stata noleggiata e che la stessa era stata fermata nel bresciano e i tre erano stati identificati. Di qui i carabinieri sono risaliti all'identità dei tre presunti truffatori, il finto carabinieri che si era recato dalla donna è stato riconosciuto e tutti e tre sono stati denunciati per truffa aggravata.
Della refurtiva, al momento nessuna traccia.
