Crema News - Il richiamo del riposo Don Natale Grassi Scalvini

Cremasco, 21 luglio 2024

XVI ordinaria B

 

La Parola: ​​Ger 23,1-6  Sal 22  Ef 2,13-18 Mc 6,30-34:

 

Dal Vangelo secondo Marco ​​Mc 6,30-34

 

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore.

 

(Don Natale Grassi Scalvini) Anche quest’anno abbiamo chiuso in bellezza il Grest con una bella serata di gioia e condivisione con ragazzi, adolescenti animatori, giovani e quindi famiglie intere presenti in oratorio per una festa davvero memorabile. Ora, specialmente per gli animatori ed educatori un buon momento di riposo e pausa perché vi assicuro che seguire tutto il giorno un gruppo con più di cento ragazzi è davvero una bella fatica.

Anche Gesù, che ricordiamo sempre è vero Dio e vero uomo, ha accettato fino in fondo la nostra condizione umana compresi i momenti di fatica e stanchezza e si rende facilmente conto di come i suoi amici e apostoli siano davvero stanchi e abbiano bisogno di un po’ di riposo insieme a lui. Di fronte all’incalzare delle folle, sempre pronte a seguire chi ha qualcosa di buono e importante da dare, pur di lasciar riposare i suoi amici si riprende di persona il ruolo di maestro e pastore assumendosi anche le fatiche annesse, segno anche, questo gesto, della sua attenzione e senso di responsabilità.

Anche tutti noi in questo periodo sentiamo il richiamo al riposo e alla sosta e penso che sarebbe davvero bello se anche per noi si potesse ripetere l’esperienza degli apostoli chiamati a stare un po’ in disparte da soli con il maestro e Signore Gesù. Mi sembra un chiaro invito ad approfittare dei momenti liberi e più tranquilli dell’estate, calda o piovosa che sia, per stare un po’ di tempo con Gesù, non solo per la partecipazione ai momenti comunitari delle messe o delle varie feste religiose e sagre, ricche anche di momenti di distensione e condivisione. Ma soprattutto con un po’ di tempo da dedicare alla preghiera personale, magari ascoltando un po’ di più la sua parola e riprendendo qualche passo dei vangeli o della sacra scrittura. 

Stiamo bene attenti, almeno noi fedeli discepoli di Gesù, a non lasciarci travolgere dalla frenesia del divertimento a ogni costo e senza alcun beneficio reale alla nostra persona. Tante volte anche seguire le consuetudini più comuni e superficiali può trasformarsi in un ulteriore affaticamento da vacanze per cui invece di avere corpo e spirito rinfrancato rischiamo di finire ancor più stanchi e con l’anima appesantita dalle cose materiali. 

Piuttosto potremmo cercare qualche modo per dare anche un po’ del nostro tempo a qualche nostro fratello anziano o bisognoso, prestando una mano per le incombenze quotidiane quando magari il calore estivo diventa opprimente per tutti e specialmente per i più fragili. In fondo anche il servizio degli adolescenti ai ragazzi del grest e alle loro famiglie è un segno chiaro di questa disponibilità a dare una mano che, in modi diversi e adeguati alle capacità e condizioni di vita, tutti possiamo e dobbiamo offrire agli altri. Proprio come ha fatto Gesù, seguendo il suo esempio, dovremmo preoccuparci di più del riposo e della serenità del nostro prossimo, e non pensare solo al nostro benessere personale con la scusa che le ferie vengono una volta l’anno.

Come al solito non si tratta di rinunciare completamente a qualche momento di sano e dovuto riposo, ma di tener sempre presente chi magari sta peggio di noi e che anche nel periodo estivo si trova ad affrontare problemi a causa di malattie o anzianità. Mettiamo sempre le persone al centro delle nostre attenzioni e certamente troveremo il modo di occupare bene il nostro tempo non solo per il divertimento ma anche per la carità operosa di cui noi cristiani dobbiamo essere sempre un segno concreto e tangibile per confermare e testimoniare la presenza di Dio e del suo amore per gli uomini