Crema, 24 ottobre 2025

(Annalisa Andreini) One Brain, One Health: se il cervello è sano, lo sarà anche l’intero organismo.

Questo è stato il focus della relazione presentata ieri sera, durante l’intermeeting del Lions Club Crema Fuori Le Mura e il Lions Club Crema Serenissima presso il Ristorante Rosetta di Passarera.

Il relatore, dottor Luigi Caputi, direttore dell’unità operativa di Neurologia dell’Asst di Crema, invitato dai presidenti Riccardo Murabito e Arrigo Fusar Bassini, alla presenza degli altri presidenti di zona, ha esposto una panoramica sulla salute del cervello a 360 gradi, sul filo della tematica lionistica annuale, la longevità.

Per star bene in senso globale, è necessario puntare alla cura del cervello (la cosiddetta eumentia).

“Se ti prendi cura del tuo cervello lui si prenderà cura di te e ti renderà più sano, felice e produttivo. Così avrai un rischio minore di infarto cardiaco, ictus e demenza”. 

Sugli aspetti genetici, ha sostenuto Caputi, possiamo fare poco ma esistono dei fattori di rischio che, se modificati, possono incidere sulla riduzione (fino al 40%) dell’impatto per patologie neurologiche, che colpiscono più del 40 % della popolazione mondiale e rappresentano la principale causa di disabilità.

Nel nostro territorio le donne sono più colpite.

Agire in modo sinergico preservando la salute del cervello con una serie di attività.

Vige la famosa regola delle sei P: prevenzione, pressione, pasti, postura (attività fisica), piacere, persone (rapporti sociali) a cui poi se ne aggiungono altre: bassa scolarità (l’alta educazione è fondamentale), ipertensione arteriosa, ipoacusia (riduzione dell'udito), fumo, obesità, depressione, vita sedentaria, diabete, scarsa interazione sociale, eccesso di alcol (la moderazione è fondamentale), traumi cranici ripetuti( soprattutto in alcuni sport come il rugby o la boxe), scarsa igiene orale, inquinamento (che per la zona della Pianura Padana, in cui viviamo, ha un’incidenza molto alta), deficit visivo non trattato, depressione (che poi porta all’isolamento sociale), infezioni frequenti non curate e alti livelli di c-LDL. 

Punto di forza: migliorare i nostri stili di vita e la qualità della vita.

I nostri alleati? Un’attività fisica, di media intensità, strutturata e regolare, le ore di sonno (importantissimo), l’attenzione al microbiota (intestino e cervello sono strettamente uniti) e la dieta mediterranea (insieme alla dash diet, alla mind diet e al digiuno intermittente).

Quindi tanto si può fare a tavola: carne rossa, sale, grassi saturi e zuccheri ridotti.