Cremasco, 08 febbraio 2023
"Ieri mio figlio è tornato a scuola ma, dopo una mattinata tranquilla, nel pomeriggio è successo di nuovo".
Lo racconta molto intristito il padre dell'alunno che per quattro settimane si è rifiutato di andare a scuola perché insultato e fatto bersaglio di scherzi da parte di un compagno straniero che a quanto pare non ha alcuna intenzione di lasciarlo in pace. E adesso il padre chiede provvedimenti, perché così non si può andare avanti.
Il caso era emerso la scorsa settimana quando si era venuto a sapere che un bambino da tre settimane si rifiutava di tornare a scuola perché vessato fatto bersaglio di scherzi da un compagno senza che nessuno lo difendesse.
Il padre aveva scritto al dirigente facendo presente la situazione e facendo seguito a una lettera della madre che già lo scorso 16 settembre aveva denunciato la circostanza. Senza ricevere risposta.
Il dirigente scolastico aveva parlato con le maestre e anche con il ragazzo straniero in questione. Quindi le maestre, sempre la scorsa settimana, avevano incontrato il bambino vessato fuori dalla scuola che era andato incontro alla sorella e avevano cercato di convincerlo a rientrare, rassicurandolo e avvisandolo che tutto sarebbe rientrato nella norma e che avrebbe trovato un ambiente tranquillo e accogliente.
Il piccolo aveva tentennato, ma poi si era lasciato convincere e ieri si è presentato. "Mio figlio è stato insultato in arabo e in dialetto napoletano. Ci ha riferito quel che era successo e io ho scritto di nuovo al dirigente chiedendo che cosa intenda fare. Inutile dire che adesso il ragazzo è molto deluso. Appare innegabile che il suo persecutore è molto furbo e dà addosso a mio figlio quando le maestre non ci sono. Ma è evidente che mi aspetto una risposta concreta dal dirigente".
La foto è esemplificativa
