Crema News - Quarant'anni di sacerdozio

Cremasco, 12 giugno 2022

Oggi dona Natale festeggia quarant'anni di sacerdozio. Messa nella parrocchiale di Sergnano alle 10 e poi pranzo all'oratorio con amici e parrocchiani. A lui gli auguri per questo importante traguardo, e voti perché continui nel solco tracciato per lui dal Signore.


XI Domenica ordinaria: Santissima Trinità C

La Parola: Pr 8,22-31 Sal 8 Rm 5,1-5 Gv 16,12-15:

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 16,12-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà»"


Sabato scorso mentre eravamo impegnati nella salita alla ferrata dei Carbonari in Grigna, io e l’amico Philip ci lamentavamo a vicenda che, dopo tanti anni dalla nostra prima ascensione per questa via, ora sembrava fosse diventata molto più lunga. Dopo un solo attimo di riflessione abbiamo però concordato che in realtà la montagna era ancora uguale, ma forse si era accorciato il nostro fiato e la nostra memoria.

Anche per quanto riguarda la festa particolare che ricorre oggi per me, nel ricordo della ordinazione sacerdotale, devo ammettere che la memoria di questi quarant’anni vissuti a servizio del Signore e della sua Chiesa non è molto lucida e non riesco a ricorda- re con precisione quei primi momenti da prete, ricchi di tanta emozione, come neanche tutti i mo- menti significativi vissuti in questi anni. Certo sarebbe bello che, aiutato magari da qualcuno di voi, potessi ripercorrere via via questi quarant’anni soffermandoci ovviamente sui momenti più belli, ma visto che proprio in questi giorni son stato richiamato alla necessità di essere breve nell’omelia, e per non farla diventare una faccenda troppo personale, sarà meglio lasciare questo sforzo di memoria ad un altro momento. Oltretutto proprio la festa della Santissima Trinità ci aiuta a mettere a fuoco il centro della nostra fede, che in realtà è molto semplice e non si nutre di eventi straordinari ma si basa proprio sulla consapevolezza di essere tutti chiamati giorno per giorno a vivere la grazia del nostro Battesimo, sentendoci abbracciati dalla Santissima Trinità, compiendo tutto sempre e solo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Non voglio certo sminuire l’importanza della presenza del sacerdote in una comunità cristiana, e ne ho avuto esperienza diretta specialmente nelle comunità più piccole in cui sono stato, ma anche tenendo conto del periodo travagliato che la Chiesa sta attraversando, segnato proprio dalla diminuzione drastica delle vocazioni sacerdotali, son sempre più convinto che in realtà sia più importante avere tanti cristiani fedeli e coerenti nel vivere il proprio battesimo, perché continui l’opera della Signore, e poi potranno presto rifiorire anche le vocazioni sacerdotali e religiose. Quarant’anni fa era la festa del Corpus Domini, forse penserà qualcuno, più appropriata per celebrare una prima messa, Ma quest’anno, coincidendo con la Santissima Trinità credo sia ancora meglio. In realtà la festa di oggi non è mia ma deve essere di tutti noi, non solo perché partecipate alla mia gioia ma soprattutto perché ci impegniamo tutti di fronte al Signore ad essere ciascuno più attento alla sua Parola e docile al suo Spirito, per continuare a far crescere la fede sulla terra. Il mondo è troppo distratto e attento solo agli aspetti più esteriori e superficiali, anche della Chiesa e della fede, Non basta qualche gesto o qualche iniziativa particolarmente visibile e toccante, anche se ogni tanto fanno bene e aiutano e diffondere la testimonianza dell’amore cristiano. Dobbiamo tutti ripartire dalle cose semplici, da quella fede trasmessa a noi dai genitori nei primi momenti della nostra vita dopo aver ricevuto il Battesimo, perché poi davvero ogni nostra scelta sia consapevolmente illuminata e guidata dall’abbraccio della santissima Trinità. Come sarebbe bello se davvero iniziassimo non solo ogni giornata ma ogni azione o attività, anche semplice della nostra vita, nel nome della Trinità, proprio come iniziamo ogni celebrazione liturgica. Ma non dimentichiamo di accogliere con fede e devozione anche ogni benedizione che alla fine della messa ci rimanda nel mondo ad operare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ne ho date davvero tante, anzi il numero preciso, calcolato oggi per l’occasione è di....

Tranquilli non le ho contate, anche perché una sola è già più che sufficiente per rendere bene l’idea della semplicità e della grandezza del Segno di Croce per la vita quotidiana e per la speranza eterna di ogni cristiano.


Nella foto, don Natale Grassi Scalvini nelle sue montagne, autore della riflessione