
Crema, 23 febbraio 2021
Queste sono solo tre foto delle decine di manciate di mais avvelenato trovate domenica mattina da un nostro lettore che stava passeggiando con il cane ai bordi delle rogge cremasche, tra San Bernardino e Castelnuovo che già l'anno scorso aveva trovato le medesime scene.
"Vi rendete conto che questo mais avvelenato non lo mangiano solo le nutrie - si chiede il lettore - ma tantissime specie di uccelli dalle gazze agli aironi, nonché tantissimi altri erbivori che vivono nelle nostre campagne? Questo mais rimane nei campi poi va a finire nei terreni e nelle falde acquifere portandovi il veleno di cui è intriso. Inoltre, le carogne degli animali morti oltre a imputridire nell'ambiente e nelle acque, vengono a loro volta mangiate dagli animali spazzini che restano a loro volta contaminati"
Sempre più di frequente vengono trovati bocconi avvelenati che dalle nostre parti hanno ucciso o seriamente compromesso la vita di diversi cani portati a passeggiare in campagna lungo fiumi o canali.
Chi lascia cibo avvelenato, pratica vietatissima, dovrebbe sapere che sta lanciando un boomerang ambientale che può colpire tutti i cittadini che vivono nelle campagne, che bevono o utilizzano le acque di falda, che hanno diritto alla tutela della salute propria e dei loro animali.
Il titolare dei campi è stato avvertito e ha riferito di non essere al corrente di quanto accaduto e fotografie e planimetria di dove è stato trovato il cibo avvelenato sono state consegnate ai carabinieri del gruppo della Forestale di Cremona.
Nelle foto, il mais avvelenato