Crema, 10 giugno 2021

“Non c’è niente da fare: non la capiscono e ogni tanto, ecco che arriva una multa. E a me tocca rispiegare daccapo perché non possono elevarmela”. Il protagonista di questa vicenda è Piero Maini, 55 anni, venditore ambulante di pesce fresco, con banco in piazza a Crema tre volte la settimana. Lui per mettere il suo banco, viaggia parecchio e con le apparecchiature che rilevano la velocità ci sta attento. Ma con una in particolare ha un contenzioso che dura da mesi. Si tratta del telelaser installata sulla Paullese, tra Madignano e Castelleone, a Cascina Gallotta di Sopra, un‘apparecchiatura che in pochi anni di servizio ha fatto strage di punti patente e portato nelle casse provinciali centinaia di migliaia di euro. Il limite invalicabile sul rettilineo che invita a velocità ben maggiori è di 90 chilometri orari per tutti. Poi ci sono le eccezioni rappresentate dai mezzi speciali, cioè camion e furgoni, che hanno un limite di velocità diverso dalle vetture. E infatti, il furgone Daily del signor Maini, su una strada intercomunale può toccare al massimo gli 80 orari, mentre in autostrada si può spingere anche a 100 orari. Peccato che l’autovelox sia stato tarato per multare chi supera i 70 e tutte le volte Maini passa e gli arriva una multa. “Ho fatto presente che il mio furgone può arrivare a 80 orari, ma che io vengo sistematicamente multato quando supero i 70 orari. La prima multa l’ho pagata, e ho fatto male, mentre la seconda e le successive le ho contestate e mi vengono scalata, ma dopo un iter burocratico per lo meno fastidioso. Cosa ci vuole a suggerire all’autovelox la regola? Perché come me, ci saranno anche altri furgoni che vengono ingiustamente multati”.


Nella foto, Piero Maini, la multa e il furgone