Crema News - Dal territorio - Scacco alla banda Il bancomat fatto esplodere a Cella Dati

Dal territorio, 06 novembre 2025

Sei persone finite agli arresti, una invece, è riuscita a fuggire.

Brillante operazione dei carabinieri di Cremona, coadiuvati dai colleghi di Foggia, dei comandi provinciali di Pescara e Mantova, delle compagnie carabinieri di Cremona e Casalmaggiore e con l'impiego delle unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi dei nuclei cinofili di Orio al Serio (BG) e Modugno (BA) e della stazione carabinieri presso l’Aeronautica Militare di Ghedi (BS) che sono andati ad arrestare i componenti della banda dei bancomat, dopo mesi di indagini e la scoperta del loro modus operando, oltre che delle loro identità.

L'operazione è partita questa mattina alle tre e ha dato esito positivo.

La banda, secondo la ricostruzione degli investigatori, è responsabile dell'assalto al bancomat di Cella Dati, dello scorso 1° febbraio, colpo fallito. Da lì sono partite le indagini. I primi accertamenti avevano portato all'individuazione della vettura utilizzata dagli autori del reato, un’Alfa Romeo rubata e poi di una seconda vettura che avrebbe fatto da staffetta. da lì sono stati individuati dei banditi autori dell'assalto che avevano agito insieme ad altri tre da identificare. La banda studiava i colpi, cercando case di appoggio, utilizzava cellulari privi di connessione internet per evitare di essere localizzati. Dopo il mancato colpo di Cella Dati i banditi avevano agito, a maggio, nella repubblica di San Marino, dove avevano rubato una cassaforte con 45mila euro.

L’operazione è iniziata alle 03.00 di notte, in contemporanea nelle diverse località, con il prezioso contributo dei carabinieri di Foggia. Due dei destinatari della misura in carcere sono stati localizzati mentre si trovavano in viaggio e sono stati fermati in provincia di Pescara, grazie al tempestivo e determinante intervento delle pattuglie Radiomobili dei carabinieri di Pescara e Montesilvano (PE). I sei destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati accompagnati presso le case circondariali di Cremona, Foggia e Pescara.