
Crema, 05 marzo 2025
Sette anni di tregenda per una donna che ha sbagliato a innamorarsi di un boy toys che gliene ha fatte di tutti i colori, arrivando a ferirla con un coltello, romperle le costole e la clavicola, maltrattarla, insultarla e minacciarla. Fin tanto che lei, ormai allo sfinimento, ha capito che avrebbe dovuto finirla, andando a denunciare quel che capitava. Ma non è stato facile perché lui, pur avendo avuto il divieto di avvicinamento, ha disatteso l'ordine del giudice, continuando a perseguitarla, tanto che è stato arrestato e ha assistito al processo dal carcere, dove si trova ormai da mesi.
Storia triste e di terrore quella di una donna di Crema di 53 anni che si innamora di un quarantenne cremasco. I due decidono di vivere insieme ma la convivenza non sembra funzionare, tanto che lui spesso, troppo spesso, si inalbera, anche per motivi futili. Tutto questo comincia nel 2017 e va avanti con un crescendo rossiniano, con lui che sbotta sempre più spesso e che, dopo gli insulti arriva alle mani e addirittura ai coltelli. Durante i sempre più frequenti e violenti litigi, lui arriva a rompergli le costole, metterle la testa nel forno, acceso, infliggergli due coltellate.
Lei non ne può più e denuncia. Il giudice allontana l'uomo dalla casa comune ma lui insiste, rompe il divieto, viene arrestato e finisce in galera.
Intanto maturano i tempi per il processo. Lei depone contro di lui in aula, nascosta da un paravento perché non vuole incrociare il suo sguardo.
Oggi in tribunale il redde rationem, con l'avvocato Vittorio Patrini a tutelare gli interessi della 53enne e l'avvocata Raffaella Parisi a difendere l'uomo, che peraltro in aula ha negato i fatti, cercando di convincere il giudice che le liti erano fatti normali all'interno di una coppia e che le lesioni lei se le era procurate da sola.
La Pm Isabella De Lisi al termine della sua requisitoria aveva chiesto al giudice Francesco Beraglia di condannare l'imputato a cinque anni di prigione, ma il magistrato ha ritenuto che quattro anni e mezzo potessero bastare.