Crema News - Crema - Teleriscaldamento ad A2A

Crema, 03 gennaio 2024

(Marco Degli Angeli) Il teleriscaldamento fa risparmiare? Il comune di Crema non sembra aver dubbi e per questo motivo ha deciso di affidare per altri 5 anni la gestione degli impianti di teleriscaldamento ad A2A calore & servizi per un totale annuo stimato di 366mila euro a cui va aggiunta l'iva. Viene concessa inoltre la possibilità di proroga di ulteriori 5 anni fino al 31/12/2033, il tutto senza ricorrere a nuova gara o valutare cambi tecnologici. Il tlr a Crema serve a oggi circa 100 utenze attraverso una rete di 18 km che distribuisce acqua calda a 85 gradi, con un sistema di centrale a cogenerazione di gas.

Ma è davvero la soluzione più conveniente? Il tema è dibattuto. La tecnologia viene da sempre presentata come la più efficiente dal punto di vista tecnologico ma, conti alla mano, la crisi energetica ha mostrato in modo più marcato che soprattutto per gli appartamenti, conviene meno della tradizionale caldaia a gas e per molti si è trasformato in una trappola dalla quale sembra impossibile liberarsi. Anche Arera, l'autorità di regolazione per energia reti e ambiente, nella sua ultima indagine, ha dimostrato la non convenienza per famiglie e casse pubbliche, la difficoltà per il cittadino nella comparazione delle tariffe, al contrario dei forti benefici per i gestori privati degli impianti. A confermare i dati anche la missione valutativa sul tema della povertà energetica commissionata da regione Lombardia e presentata lo scorso novembre dal comitato paritetico di controllo e valutazione che ha ulteriormente ribadito che il teleriscaldamento, anche in anni normali, non porta nessun vantaggio ai cittadini in termini di risparmio.

A Crema l'affare è di circa 1,9 milioni di euro più iva per 5 anni, quasi 4 milioni in un decennio. Mica male. Per l'amministrazione comunale la convenienza del sistema di teleriscaldamento, si legge nella delibera, discende da un'analisi fatta in fase di realizzazione dell'impianto, (quindi non attuale ma risalente a qualche lustro fa), in cui fu approvata e sottoscritta le convenzione con il gestore della rete stessa.

 Scelta rafforzata, sempre dal punto di vista del comune, dalla valutazione del minor impatto tecnico ed economico del teleriscaldamento sulla conduzione degli impianti e dall’inopportunità, anche tecnica ed economica, di far realizzare ex novo in ogni edificio servito dal teleriscaldamento impianti termici alternativi al teleriscaldamento. La scelta poi di riaffidare ad A2A la gestione è stato di fatto poi giustificata dall’assenza sul territorio di competitors dotati di strutture ed infrastrutture di produzione e distribuzione calore da impianti di cogenerazione o trigenerazione. Ma non finisce qui, nella nuovo contratto viene deliberata anche l’implementazione dell’impianto di teleriscaldamento per la scuola dell’infanzia comunale di via Bottesini.

Letta così sembra ineccepibile, anche se la sensazione è quella che ci si sia legati mani e piedi a una soluzione senza possibilità di altra scelta. Nella delibera inoltre, non viene però dimostrata la convenienza attuale del sistema, soprattutto in relazione al nuovo allacciamento della scuola Bottesini, in quanto ogni considerazione economica fa riferimento a condizioni valutate molti anni fa, e quindi in condizioni di mercato non più attuali. E' completamente assente anche l'analisi della delibera di Arera sulle condizioni di uscita e alle future determinazioni di tariffa che la stessa Arera deve effettuare. In moltissimi casi, oggi soprattutto per i vecchi impianti, il comune potrebbe svincolarsi con penali limitate e accedere a nuovi sistemi. Cosa che al momento non sembra essere negli obiettivi della giunta.