Crema News - Crema - S. Lucia, i dolci grandi assenti Le pastarelle

Crema, 13 dicembre 2024

(Annalisa Andreini) Il vassoietto dei dolci.

La magia della tradizione di Santa Lucia è ancora forte ma il richiamo dei dolcetti è fortemente diminuito.

Almeno così hanno dichiarato alcune attività di Crema e del cremasco, che quest’anno hanno visto una diminuzione delle prenotazioni dei classici cabaret di cioccolatini e pasticcini freschi( cannoncini e bignè).

Anche alcuni espositori intervistati hanno commentato allo stesso modo: grande affluenza di persone ma molti meno acquisti di dolci vari e caramelle (un tempo c’erano i bruttimabuoni, mentine, giuggiole verdi, dolciumi ripieni di mascherotti, tiramolla e noccioline ricoperte di zucchero caramellato, torrone). 

“Non è più come un po’ di tempo fa: in questi ultimi due anni vendiamo molti dolciumi in meno rispetto a prima, - racconta un espositore."Le persone che girano in piazza Duomo sono tante ma acquistano quantità più limitate”. 

Le vetrine dei pasticcieri sono pieni di pasticcini e anche qui la tendenza all’acquisto dei cabaret sembra essere un po’ diminuita.

Le ipotesi potrebbero essere molteplici.

Forse perché ormai i bambini mangiano dolci e dolcetti tutto l’anno (e quasi tutti i giorni), tanto da rendere ormai meno gioioso il gesto di ricevere un vassoietto di dolci?

O forse anche l’effetto economico ha la sua rilevanza sulla scelta delle famiglie? 

O forse perché, come è scritto in un meraviglioso libro dedicato a Santa Lucia: “Nella nostra società a carattere economicistico, dominata da meccanismi di scambi interessati e da criteri di mercato, molto si è perso di quella dimensione gratuita del dono, che nella società antica costituiva una legge non scritta ma capace di regolare le relazioni umane sulla base di un diffuso costume di prodigalità e fiducia. Ed è ben noto quanto il rilievo dato al dono costituisca la componente essenziale della festa di Santa Lucia, non solo per la presenza importante della dimensione materiale dei regali ma anche per il collocarsi di tutto questo complesso culturale all’interno di un circolo vizioso che va ad interessare anche aspetti educativi e di comportamento morale”.