
Pandino, 28 giugno 2025
(Gianluca Maestri) “Le dimissioni di Antonio Gerardi dalla carica di amministratore unico dell'Asm Pandino, con effetto immediato, certificano il fallimento dell’attuale maggioranza nella gestione dell’azienda pubblica”.
Lo sostiene il gruppo di minoranza Uniamo Pandino. Secondo loro l'uscita di scena di Gerardi: “E' l’ultimo capitolo di una lunga serie di errori politici, incapacità di visione e continui cambi al vertice. L’episodio del 25 giugno, con il rinvio in consiglio comunale della votazione sul bilancio previsionale dell'azienda municipalizzata, ne è la prova più evidente: la maggioranza non è più in grado nemmeno di garantire il minimo necessario per governare un ente”.
Per la minoranza la situazione è ormai grave: “L’amministratore dimissionario parla apertamente di mancanza di coesione e di un contesto in cui non si può lavorare. Eppure ci troviamo in una fase delicata, con una composizione negoziata in corso per tentare il risanamento dell’azienda. Serve stabilità, non l’ennesimo vuoto. Il gruppo consiliare Uniamo Pandino denuncia con forza la responsabilità politica della giunta e del sindaco Piergiacomo Bonaventi: è da troppo tempo che Asm viene gestita come un terreno di tensioni e improvvisazioni, a scapito dei cittadini e dei lavoratori”.
“Comprendiamo - replica la maggioranza di centrodestra - la posizione dell’avvocato Gerardi in questa fase così delicata. Tuttavia, ci preme ribadire che il nostro obiettivo prioritario resta la tutela del bene comune. Per questo motivo non potevamo assumerci la responsabilità di approvare un piano pluriennale privo di adeguati piani di risanamento. Siamo consapevoli che si tratta di un documento programmatico particolarmente complesso, che richiede tempo e un’attenta preparazione. Proprio per questo motivo, restiamo in attesa dei tempi necessari per poterlo esaminare con la dovuta attenzione. Solo allora sarà possibile procedere con la votazione del bilancio previsionale”.
Poi un invito all’opposizione:“Vista l’attuale situazione dell’azienda speciale e considerato che la minoranza ha espresso in più sedi che la responsabilità di questa sia da attribuirsi all’amministrazione, considerato altresì che è stato da loro ribadito di avere le conoscenze e le competenze per provvedere a un risanamento aziendale, Uniamo Pandino verrà invitata a esprimere un nominativo per ricoprire la carica di amministratore unico o membro del consiglio di amministrazione”.