
Crema, 07 marzo 2025
Lo scorso autunno è stato restaurato; domenica 22 dicembre si è svolta la sua presentazione alla comunità cremasca; il 29 dicembre ha aperto la Processione giubilare per l’inizio dell’Anno Santo.
Adesso il Crocifisso ligneo policromo torna di nuovo protagonista.
“In concomitanza con l’inizio della Quaresima – spiega Marcello Palmieri, presidente del CdA della Cattedrale – l’opera è stata esposta all’altare del Battistero, a destra dell’ingresso principale. E una cassetta delle offerte, posta nelle immediate vicinanze, invita a donare un aiuto concreto per le iniziative della Caritas Diocesana”.
L’iniziativa, proposta dal Capitolo in accordo con il CdA della Cattedrale, risponde anche a una sollecitazione del vescovo Daniele Gianotti, che durante l’omelia del Mercoledì delle Ceneri ha identificato l’elemosina - citata nel Vangelo del giorno - come uno strumento per coltivare le relazioni con gli altri, uno tra gli stimoli della Quaresima. Fede e attenzione per il prossimo, dunque, ma non solo. Francesco Pavesi, da poco in forza alla Cattedrale quale operatore turistico-culturale, sta realizzando un pannello divulgativo da posizionarsi accanto al Crocifisso, che illustri le sue caratteristiche storico-artistiche e l’intervento di restauro, valorizzando con alcune immagini anche la suggestiva processione giubilare del 29 dicembre. Un modo per rendere l’opera leggibile anche da parte dei numerosi visitatori del Duomo.
“E mentre procediamo a rendere di nuovo visibile quest’opera – aggiunge Palmieri – non possiamo dimenticare gli enti e i privati che ne hanno finanziato il recupero, materialmente condotto dai restauratori Mauro Spinelli con la collaborazione di Elena Dognini, Annalisa Rebecchi e Mara Pasqui: sono l’Associazione Popolare Crema per il Territorio, Giuliano Paolella e Gabriella Drocco con la nipotina Giorgia (quest’ultima, ha versato la mancia di 10 euro per ogni dentino da latte caduto), ma anche Silvia, Giovanni e Fabrizio, che hanno donato in modalità anonima attraverso la piattaforma GoFundme, e i numerosi fedeli che hanno contribuito in modo ancor più anonimo lasciando un’offerta nella cassetta dedicata, allestita in Cattedrale durante i restauri”.
Come a dire: il Crocifisso, recuperato grazie a voi, è stato ed è appannaggio di tutta la comunità.
Cristiana, e non solo.