Crema, 24 luglio 2023

È il mezzosoprano olandese Nina Van Essen, di 29 anni, la vincitrice della nona edizione del Concorso Lirico Internazionale di Portofino – Clip, organizzato dall’Associazione Bottesini, con la collaborazione del comune di Portofino, del Teatro Carlo Felice e quest’anno anche del Premio Paganini.

Una scelta non facile da parte della giuria, composta da direttori artistici e casting director di alcuni dei migliori teatri d’opera del mondo, guidati da Dominique Meyer, Sovrintendente del teatro La Scala. Visto l’altissimo livello di tutti i finalisti per la prima volta tutti sono riusciti ad aggiudicarsi almeno uno dei premi in palio.

L’annuncio del vincitore della nona edizione di Clip ha coronato ieri sera il concerto conclusivo nella storica piazzetta del borgo di Portofino. Dopo un breve saluto da parte di Francesco Daniel Donati, direttore di Clip e del presidente onorario Monique Pudel, il concerto si è aperto sulle note dell’emozionante ouverture del Nabucco, magistralmente eseguita dall’orchestra del teatro Carlo Felice di Genova diretta dal maestro Alessandro Bonato.

I primi cinque finalisti si sono poi esibiti in un repertorio impegnativo e coinvolgente: il baritono Mihai Damian, 27 anni, vincitore del Premio Kleinitz, è stato il primo finalista a esibirsi cimentandosi nell’aria “Si può? Si può? Signore! Signori!” (Prologo) da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; seguito dalla vincitrice del primo premio “Loro Piana” Nina Van Essen che ha incantato il pubblico con l’aria “Una voce poco fa” da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Il soprano armeno Marianna Hovhannisyan (27 anni), altra vincitrice del Premio Kleinitz e del premio del pubblico Faraone Gioielli, si è esibita nell’aria “Gualtier Maldè! ...Caro nome” da Rigoletto di Giuseppe Verdi, mentre il vincitore del Premio Tenore Emergente “AR92”, il venticinquenne abruzzese Lorenzo Martelli, ha infiammato il pubblico con “Questa o quella” sempre da Rigoletto. La prima parte del galà si è conclusa sulle note di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, di cui il soprano Maria Kokareva (24 anni), vincitrice del Premio Under 25 “Luca Targetti”, ha cantato la struggente aria “Regnava nel silenzio”.

La serata è proseguita con un intermezzo d’eccezione: grazie alla collaborazione tra Premio Paganini e il Concorso Bottesini, hanno calcato quest’anno il palcoscenico di CLIP i due vincitori in carica dei rispettivi concorsi: Giuseppe Gibboni, violinista salernitano vincitore del Premio Paganini 2022, e Julián Medina, contrabbassista argentino vincitore dell’ottava edizione del Concorso Bottesini, svoltosi a Crema nello scorso ottobre. I due solisti hanno sorpreso e colpito il pubblico in piazza con le note del Gran Duo Concertante di Giovanni Bottesini, meglio noto come “il Paganini del Contrabbasso”. Sull’entusiasmo del pubblico i due virtuosi hanno concesso un bis: il Primo e Secondo Capriccio di Paganini, eseguiti con straordinaria maestria da Giuseppe Gibboni, e Ibérique Péninsuliare di François Rabbath proposta magistralmente da Julián Medina.

Si sono così uniti per la prima volta due storici concorsi, riconosciuti come eccellenze a livello internazionale, con lo scopo di valorizzare lo straordinario patrimonio musicale italiano e i giovani talenti.

 La seconda parte della serata ha visto gli ultimi cinque finalisti prodursi in emozionanti performance: il vincitore del terzo premio “Belmond”, il baritono russo Anton Beliaev (25 anni), ha proposto l’aria “Come Paride vezzoso” da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, mentre la seconda classificata Flavia Striquer, soprano brasiliano di 28 anni, ha cantato “Sì, mi chiamano Mimì” da La Bohème di Giacomo Puccini, aggiudicandosi il secondo premio “Pirelli”. È stato poi il turno dell’italiana Alessia Panza, soprano venticinquenne di Desenzano del Garda, e della sua “Donde lieta uscì” sempre da La Bohème che le ha permesso di aggiudicarsi il premio per il miglio cantante italiano offerto dalla Banca Passadore.

Hanno concluso la serata gli ultimi due vincitori del Premio Kleinitz con due arie di Mozart: il basso venticinquenne Vladyslav Buialskyi, da Berdyansk in Ucraina, ha divertito il pubblico con la famosa “Madamina, il catalogo è questo” da Don Giovanni; e infine, il soprano austriaco Vanessa Waldhart (28 anni) con “O zittre nicht, mein lieber Sohn” da Die Zauberflöte.

A tutti i finalisti è stata infine assegnata una borsa di studio offerta dalla Fondazione Peter e Vivian Beckwith.