Ripalta Cremasca, 23 luglio 2024

(Sara Barbieri) Un’altra scalata portata a termine da Filippo Ruffoni.

Stavolta una lunga e faticosa traversata oltre i 4000 metri che ha permesso di salire sulle tre vette del gruppo del monte Bianco: mont Blanc di Tacul (4248), mont Maudit (4465) e la vetta principale del monte Bianco stesso (4810). 

Di quale itinerario stiamo parlando? 

“Un itinerario che presenta delle difficoltà tecniche rispetto alla Cresta delle Bosses- racconta Ruffoni. - Io e il mio maestro Edmond Joyeusaz (anche guida alpina e partner di salita) siamo partiti sabato scorso con la funivia alle 6.10 da Chamonix e siamo risaliti fino all’Aiguille du Midi a quota 3842 metri. Dopo aver controllato i materiali, siamo discesi al colle di Midi a 3532 metri ed è cominciata la risalita con arrivo in vetta alle 12.30. Il ritorno si è svolto con il medesimo itinerario e l’arrivo all’Aguille du Midi alle 17.35”. 

Quindi è stata una doppia impresa in una sola giornata?

“Sì, me l’ha proposta il mio maestro e ho deciso di accettare. Un itinerario con tempi perfetti: sei ore di salita (di solito ci si impiegano 7-8 ore) e cinque ore e mezzo di discesa”. 

Le condizioni meteorologiche come sono state?

“Siamo stati agevolati dalle condizioni del ghiacciaio che era come negli anni Ottanta, ovvero con tanta neve e poco ghiaccio. Il tempo è stato perfetto, solo un po’ di vento sulla vetta, ma tollerabile”. 

È stata una bella esperienza?

“Una splendida esperienza, molto soddisfacente nell’arco di 12 ore e mezza. Ci sono quattro vie di salita per il monte Bianco (due francesi e due italiane) e di solito, vista la distanza che è di 13 km, si impiegano due giorni tra salita e discesa: si parte all’ 1.30 di notte dal rifugio des Cosmique mentre la discesa della vetta avviene sull’altro versante, la via di salita classica delle Bosses in direzione del Gouter". 

È una salita pericolosa?

“Che io sappia, nessuno l’ha mai fatta in giornata, semmai in primavera con gli sci. Ma farla in estate è stata una bella sfida. Il mio maestro ha tanti frequentatori della montagna che chiedono di scalare il monte Bianco in giornata e vogliono godersi ogni momento della salita, che da ovest a est è lunga 20 km”. 

Vuole dedicarla a qualcuno?

“La dedico al Panathlon Club Crema di cui faccio parte da maggio. Sicuramente una grande soddisfazione per il mio percorso alpinistico: non era la prima volta in cima al monte Bianco, ma la prima volta che percorro questo itinerario in giornata”.