Pandino, 22 giugno
(Gianluca Maestri) Venticinque anni di ordinazione sacerdotale per don Umberto Zanaboni che ha ricordato questo anniversario stamattina, nella sua Pandino, celebrando la messa solenne delle 10.30 del Corpus Domini nella chiesa parrocchiale gremita di fedeli. La funzione è stata allietato dalla corale parrocchiale e da un coro ivoriano arrivato da Cremona.
“Oggi - ha detto don Umberto a inizio messa – è una gioia poter dire grazie a Dio per questi venticinque anni del mio ministero. Il mio pensiero va a don Gino (Alberti, ex parroco), a don Angelo Storari, a don Massimo Calvi e ai miei genitori. Guardo questa chiesa e mi ricordo dei miei sacramenti, rivedo tanti di voi, anche chi non c’è più e penso a tutte le persone che mi hanno voluto bene”.
Con don Umberto hanno concelebrato alcuni sacerdoti fra cui il parroco di Pandino don Fabio Santambrogio, il collaboratore parrocchiale don Angelo Ferrari, l'ex parroco di Pandino (oggi collaboratore al santuario di Caravaggio) don Cesare Nisoli e il vicario don Giuseppe Valerio. Presente per l'amministrazione comunale il sindaco Piergiacomo Bonaventi.
Per questo anniversario la comunità parrocchiale ha regalato a don Umberto una casula coi simboli della Madonna del Riposo (alla quale è dedicato il locale santuario di via Borgo Roldi) e di Santa Marta.
“La cosa più bella di questi 25 anni - ha detto don Umberto nell'omelia – è stato aver compreso la misericordia di Dio, la più brutta la solitudine. Ecco perché è importante essere qui oggi a celebrare questo anniversario a Pandino che è la mia casa, come un nido”.
A fine messa il saluto del parroco. “In questa chiesa - ha detto don Fabio – hai mosso i primi passi nella fede, qui sei cresciuto, qui hai incontrato volti che hanno arricchito la tua vocazione. Ti accogliamo con affetto profondo come un figlio di questa terra e ti accompagniamo con la preghiera. In questo giorno vogliamo anche elevare il pensiero di affetto a don Gino Alberti e a lui dedichiamo il canto della mostra corale che da oggi si chiamerà Scuola Cantorum Don Gino. A te, don Umberto, il grazie per essere qui con noi. Ad multos annos”.
Poi, quello del sindaco: “Oggi è un giorno speciale per te e per Pandino, un paese nel quale hai lasciato un'impronta indelebile in chi ti ha conosciuto. Pandino ha sempre sentito vivo il legame con te. Tu caro don Umberto, coi tuoi 25 anni di servizio stai dimostrando che si può vivere con serenità e con gioia seguendo la parola del Signore”.