Crema News - Vailate - La rete del gas si vende

Vailate, 21 giugno 2025

(Gianluca Maestri) La rete comunale del gas verrà venduta.

Il consiglio comunale, nella riunione di giovedì sera, ha bocciato a maggioranza la richiesta dell’opposizione di annullamento della delibera con cui già il parlamentino vailatese si era espresso (con voto non unanime) a favore dell’alienazione di questo bene pubblico.

Deluso il coordinamento del centrodestra vailatese (formato dai gruppi consiliari Prima Vailate e Vailate Nuovi Orizzonti). “Abbiamo portato all’attenzione del consiglio - si legge in un comunicato - diverse criticità che a nostro avviso rendono questa decisione affrettata e poco trasparente. Alienare un bene di tale natura significa rischiare di svenderlo. Abbiamo evidenziato come a oggi la situazione normativa nazionale sia tutt’altro che definita e difatti comuni vicini come Agnadello, Rivolta d’Adda e Casale Cremasco hanno preferito non portare alcuna proposta in consiglio proprio per evitare decisioni affrettate. Abbiamo ricevuto una relazione di stima priva dei dati essenziali che, paradossalmente, abbiamo dovuto reperire dal comune di Crema. Alla nostra richiesta di ascoltare in consiglio i rappresentanti dello studio che ha redatto la perizia di stima ci è stato risposto che sarebbero intervenuti solo dietro compenso di 4000 euro. Abbiamo chiesto di invitare al consiglio comunale anche i rappresentanti dell’area omogenea cremasca ma nessuno è stato chiamato. In conclusione abbiamo posto domande serie, legittime, a tutela del patrimonio pubblico che la maggioranza ha preferito non ascoltare. Continueremo a vigilare”.

“In consiglio comunale - spiega il sindaco Andrea Trevisan - abbiamo illustrato in modo dettagliato le ragioni e i vantaggi legati alla scelta di procedere con l’alienazione della rete comunale di distribuzione del gas. Oggi il comune ha la possibilità di cedere la rete al suo valore industriale residuo, stimato in circa 1,4 milioni di euro. In passato i comuni erano costretti a vendere al solo valore regolatorio, molto più basso”.

Meno vantaggioso, secondo il sindaco, sarebbe mantenere la proprietà mettendo a gara la gestione: “Il canone che oggi si aggira sui 130mila euro annui è destinato a scendere progressivamente fino a circa 25mila euro per poi azzerarsi. Il comune perderebbe ogni anno valore, il gestore privato lo guadagnerebbe, il valore residuo della rete diminuirà inevitabilmente nel tempo, dopo l’aggiudicazione della gara il gestore vincitore non sarebbe più obbligato ad acquisire la rete comunale. Invece il bando di gara per l’alienazione conterrà precise indicazioni per l’ammodernamento ed il miglioramento della rete”.

Infine, sul fronte-bollette, “L’effetto per il cittadino - sottolinea Trevisan - sarà nullo o molto contenuto. Lasciare le cose come sono significherebbe perdere risorse preziose per lo sviluppo del nostro territorio”.