Moscazzano, 13 dicembre 2024
(Annalisa Andreini) “Non bisogna mai aver paura di sognare in grande”.
Così ci ha detto una giovanissima promessa del balletto, dai modi molto gentili e garbati.
Parliamo di Simone Diazzi, originario di Moscazzano, dove vive da 18 anni.
“Studio danza da quando avevo 5 anni - racconta- e da quest’anno finalmente sono riuscito a entrare nell’Accademia Ucraina di Balletto dopo aver superato un’audizione”.
Domenica scorsa per lui è stato un evento importante: si è esibito per la prima volta al Teatro degli Arcimboldi di Milano con il balletto Lo Schiaccianoci.
“Ero molto emozionato - continua timidamente Diazzi - a esibirmi di fronte a tremila persone ma ero anche felicissimo nel vedere finalmente i frutti dei sacrifici di tanti anni”.
È stato ed è un percorso faticoso il tuo?
“Sicuramente richiede molto impegno e fatica dal momento che io dedico almeno tre/quattro ore al giorno di allenamento dopo la scuola. La mattina vado a scuola a Crema, dove frequento il liceo artistico Munari. Poi prendo il pullman e vado a Milano ad allenarmi e ritorno solitamente tra le sette e le otto di sera. Quando si deve preparare uno spettacolo gli orari delle prove durano di più e ritorno a casa anche tra le 22 e le 23; addirittura alcune prove si protraggono per tutto il giorno, dalle 8 del mattino alle 22”.
Quindi, hai sempre avuto questa grande passione per il ballo?
“Sì, i miei genitori mi raccontano spesso che mi mettevo a ballare appena sentivo la musica. Poi tutto è nato, in realtà, da un episodio molto semplice: sono andato a vedere uno spettacolo di mia sorella e... ho detto a mia mamma: Io voglio provarci! E così ho fatto. In teoria, avrei dovuto cominciare l’Accademia in prima media, ma gli insegnanti nel tempo non mi hanno mai incoraggiato, anzi...
Poi, è scattato qualcosa dentro di me: ho pensato di inseguire i miei sogni e di sognare in grande e, pur essendo in quarta superiore, ho provato a fare l’audizione nel gennaio scorso e, fortunatamente, sono stato preso. Per me è stata una grande soddisfazione”.
I tuoi progetti futuri?
“Continuerò con l’Accademia e tra due anni avrò il diploma come ballerino professionista. A questo punto il mio sogno non si fermerà: mi piacerebbe provare a fare delle audizioni nelle compagnie più grandi come al Teatro alla Scala di Milano o all’Opèra di Parigi”.
La tua famiglia ti sostiene nei tuoi sogni?
“Moltissimo. I miei genitori stanno facendo molto per me, anche considerando il costo elevato dell’ Accademia (anche se fortunatamente sono riuscito ad entrare con una borsa di studio) e mi hanno sempre sostenuto anche dal punto di vista morale”.
E allora non resta che volare in alto, tenendo ben stretto il proprio grande sogno come una stella cometa da raggiungere.