Gradella, 19 febbraio 2024

(Gianluca Maestri) Un arcivescovo a Gradella. Messa solenne ieri mattina in chiesa parrocchiale. A presiederla è stato il cremasco Cesare Pagazzi, consacrato arcivescovo di Belcastro (si tratta di una sede cosiddetta “titolare”, da non confondersi con una sede “residenziale”) lo scorso 10 febbraio nella cattedrale di Lodi. 

L’abbraccio del piccolo borgo al neo-arcivescovo, cresciuto nella frazione pandinese, è stato molto caloroso. Non a caso la chiesa non è riuscita a contenere tutte le persone che volevano assistere alla celebrazione. 

Nell’occasione la comunità parrocchiale di Gradella e Nosadello ha donato a monsignor Pagazzi una veste talare. “Questo abito –ha commentato il parroco don Mario Bonfanti- sia come magazzino della memoria, luogo di intimità, spazio privilegiato per i ricordi fatti di presenze fraterne ed amicali, di gioie e di sofferenze, di ricerca silenziosa di significati nelle tracce indelebili che questa comunità ha saputo donare alla trama della tua vita: comunità nella quale sei stato generato e dove Dio, mastro tessitore delle vicende umane, ha posto in te la sua opera d’arte”.

Alla messa ha presenziato anche il sindaco Piergiacomo Bonaventi, che ha preso la parola per un saluto nel quale ha elogiato la storia di Gradella e dei gradellesi (“Storia di personalità eminenti ma prima di tutto storia di popolo”) per concludere rimarcando il significato della presenza di Pagazzi, ieri, nel borgo: “Oggi –ha detto rivolgendosi all’arcivescovo- è un giorno di gioia e di speranza per Gradella. La gioia nasce dalla sua presenza in mezzo a noi mentre la speranza, che diventa anche una convinzione, è che lei non si dimenticherà mai di questa bella, bellissima terra”. 

Classe 1965, monsignor Cesare Pagazzi esercita da anni il suo ministero pastorale a Roma, dove ricopre fra gli altri l’importante incarico di segretario del dicastero per la cultura e l’educazione, conferitogli da papa Francesco nel 2022.