Crema, 07 ottobre 2024
Quindici chilometri di inseguimento mozzafiato e di grande panico per le automobili che a mano a mano incrociavano, visto che per un tratto questa vettura, inseguita dai carabinieri, ha percorso un tratto della Paullese contromano.
Alla fine i due, che hanno tentato di fuggire a piedi, sono stati acciuffati e arrestati. Portati davanti al giudice, il magistrato ha convalidato l'arresto e poi li ha liberati con il solo obbligo di non rientrare nella nostra provincia fino al giorno del processo, fissato per il prossimo 18 novembre.
La rocambolesca giornata dei due arrestati, un trentenne e un 33enne senza fissa dimora, è cominciata alle 12.45 di sabato scorso. I due, in territorio di palazzo Pignano, hanno scorto una pattuglia di carabinieri e si sono fermati a osservarla. La cosa è stata notata e quando la pattuglia si è mossa per fermarli, è cominciato un incredibile inseguimento. L'auto dei due è fuggita verso Dovera, effettuando sorpassi azzardati e pericolosissimi, invadendo spesso la corsia opposta per impedire alla gazzella di affiancarsi e mettendo in serio pericolo per gli altri utenti della strada. I due inseguiti hanno imboccato la Paullese in direzione di Milano e sono usciti verso Spino d’Adda, sempre seguiti dalla pattuglia. A Spino d’Adda, giunti nel centro abitato a forte velocità, hanno percorso la rotatoria e sono tornati indietro verso la Paullese e qui hanno effettuato una manovra pericolosissima. Infatti, hanno imboccato contromano la rampa per l'ingresso della superstrada, non preoccupandosi del fatto che stessero sopraggiungendo altre auto, costrette a frenare bruscamente per evitare lo scontro. I fuggitivi sono entrati sulla Paullese contromano, strada sulla quale hanno seminato il panico tra gli automobilisti che sono trovati di fronte l’auto in fuga a forte velocità che, peraltro, zigzagava per evitare lo scontro con i veicoli che transitavano nel giusto senso di marcia. I militari della Radiomobile hanno continuato l’inseguimento, azionando sirene e lampeggianti dell’auto di servizio. Ma in più occasioni i fuggitivi hanno rischiato di scontarsi con le auto che incrociavano.
Dopo avere percorso cinque chilometri contromano sono usciti dalla Paullese, percorrendo in senso contrario la rampa, per dirigersi verso Dovera dove sono entrati nel centro abitato. Qui hanno imboccato una via a fondo chiuso che porta verso un terreno agricolo. Hanno attraversato un fossato con l’auto, entrando nel campo dove, dopo alcune decine di metri, il veicolo è rimasto bloccato nel fango. I due uomini allora sono scesi e sono scappati a piedi, ma sono stati inseguiti, raggiunti e bloccati dai militari dopo alcune centinaia di metri.
Portati in caserma, sono stati arrestati e messi in cella a Ca' del Ferro. Stamattina i due sono stati portati davanti al giudice che ha convalidato l'arresto, disposto il divieto di rientro nella nostra provincia e rinviato il procedimento al prossimo 18 novembre, liberandoli.