Dal territorio, 26 agosto 2025

(Annalisa Andreini) Giornata mondiale del cane.

Da qualche tempo ormai ha preso piede questa festa lanciata da una scrittrice americana, Colleen Paige, famosa esperta di pet e di lifestyle e autrice, peraltro, anche di altre giornate mondiali dedicate agli animali, tra cui quella del cucciolo e del gatto.

Una festa, quella di oggi, perlopiù legata ai social ma che può offrire comunque qualche spunto di riflessione per gli amici a quattro zampe, ormai divenuti sempre più parte integrante della famiglia italiana.

Talmente integrante che esiste un progetto depositato in Parlamento per poterli inserire anche nello stato di famiglia.

Tanto amore e cura da parte di molti ma anche diverse problematiche ancora da porre all’attenzione della politica e delle amministrazioni locali, in una società troppo spesso abituata alla superficialità e allo “stancarsi facilmente”.

Quando si decide di prendere un cane nel proprio nucleo familiare è un gesto di affetto ma anche un gesto di responsabilità, che include una cura dignitosa, una gestione consapevole e il rispetto per le altre persone, tra cui i vicini di casa.

Spesso invece i responsabili dei canili segnalano abbandoni soprattutto di cani di grandi taglie, proprio per l’incapacità o la non voglia di seguirli e gestirli per un impegno che supera le aspettative.

La veterinaria Elena Castelli, responsabile del canile di Vaiano Cremasco, aveva segnalato infatti, a metà estate, non tanto il problema degli abbandoni, quanto piuttosto della rinuncia della proprietà( cfr articolo del 25 agosto). 

Altro punto cardine: l’impegno delle amministrazioni per realizzare o implementare le aree cani e sgambatoi in zone individuate ad hoc, che scarseggiano anche nel territorio cremasco.

A questo proposito l’assessore alla cultura di Crema Giorgio Cardile ha parlato di una possibile ipotesi di un futuro sgambatoio nell’ampia area di via Donati: “Esiste un’area verde, a ridosso degli alpini, che potrebbe prestarsi. Ora il ragionamento è quello di fare una mappatura delle aree già esistenti e valutare se integrare con altre aree”.