Crema News - Crema - Soldi indietro

Cremasco, 06 aprile 2024

(Marco Degli Angeli) Ci sono 540mila euro in bilico per i comuni cremaschi che avevano ottenuto i ristori straordinari da regione Lombardia per i ripristini urgenti degli edifici scolastici danneggiati dalla devastante gradinata dello scorso 25 luglio.

Pianengo (330mila euro), Ricengo (159mila), Rivolta d'Adda (25mila), Offanengo (16mila) e Casaletto Vaprio (7mila) corrono quindi il rischio di dover restituire alla Regione quanto ricevuto per rendere agibili asili, e scuole per l'inizio dell'anno scolastico in corso. 

A livello lombardo sono sette i milioni sotto la lente dei giudici e 75 i comuni beneficiari della misura di somma urgenza. È infatti attesa a giorni la decisione definitiva dei giudici della Corte dei conti in merito al ricorso avanzato dal comune di Milano contro il Pirellone reo, secondo l'amministrazione Sala di aver destinato fondi emergenziali in modo discriminatorio, rispetto ai comuni che avevano deciso di seguire procedure differenti (es. contratti di manutenzione particolari preesistenti). I giudici di prima istanza del Tar avevano dato ragione al comune di Milano e sospeso le delibere regionali (per manifesta illogicità degli atti), ma il controricorso della Lombardia al Consiglio di Stato ha sospeso quella sentenza, rinviando a questi giorni la decisione.

Rimangono quindi sulle spine i sindaci, perché qualora la corte dei conti confermasse quanto deciso dal Tar, dovrebbero restituire quanto ricevuto con conseguenti difficoltà di aggiustamento e quadratura del bilancio. Dopo la beffa dei danni della grandine il rischio è quello di una doccia gelata.

"Se passa la tesi milanese - dice preoccupato Roberto Barbaglio, sindaco di Pianengo - non so dove andare a prendere quei soldi che, lo dico ancora una volta, mi sono serviti per riparare i tetti delle scuole e permettere la loro apertura nei tempi previsti".