Crema, 16 marzo 2024

(Valentina Ricciuti) Il recupero di oltre quattro quintali di pesci, coordinato dalle guardie della Fipsas, è stato svolto questa mattina nella roggia Acquarossa a Ombriano. In queste ore, per completare il salvataggio della fauna ittica, a questa prima operazione mattutina, faranno seguito il controllo e l'eventuale recupero di altri pesci nel territorio di Capergnanica e Bolzone, frazione di Ripalta Cremasca.

L'abbassamento del livello dell'acqua pare sia dovuto a lavori di ripristino delle sponde da parte del consorzio competente per gli argini nel comune di Bagnolo Cremasco. "Fortunatamente da qualche anno - precisa il responsabile provinciale Fipsas Giuseppe Mazzoleni - le paratie dei canali non vengono chiuse tutte contemporaneamente ma in successione e questo permette ai pesci di defluire dove c'è ancora dell'acqua. Si riuniscono in gruppi numerosi in prossimità di chiuse e avvallamenti e questo ci permette un più facile recupero. Naturalmente ci muoviamo anche su segnalazione dei pescatori (che ringraziamo) e facciamo il possibile per recuperare tutta la fauna locale ma purtroppo una percentuale minore viene persa dove non riusciamo a intervenire (per esempio nei campi). Siamo comunque in contatto costante con le guardie forestali di Cremona per segnalare qualora ci fossero consistenti morie di pesci". 

Oltre alla perdita inestimabile del nostro patrimonio naturale, questi episodi possono comportare problemi sanitari ben riconoscibili per le molestie olfattive dovute ai pesci in putrefazione. Le specie recuperate durante le delicate fasi di salvataggio appartengono alla fauna ittica locale: cavedani, carpe, vaironi, persici reali, alborelle e barbi.

"Dopo esser stati posti in apposite vasche ossigenante - precisa Mazzoleni - sono stati successivamente liberati nel fiume Serio in cui riversa la roggia Acquarossa. I pesci tenderanno poi a ritornare a casa, una volta che i livelli di acqua lo consentiranno".