Crema News - Delirio da coronavirus

Crema, 28 dicembre 2021

Cose che capitano (ma non devono capitare) in pandemia. Ecco la lettera di una mamma alla prese con l'infezione.


Buongiorno,

la mia non voglia essere una polemica ma una lettera di frustrazione e di totale abbandono. Siamo tornati a marzo 2020, se non forse peggio

Sono una mamma di 2 bambini. moglie e lavoratrice.

Sono vaccinata per il covid-19, mio marito è vaccinato, entrambi con 2 dosi.

Mio figlio di 12 anni ha fatto la prima dose (la seconda era prevista al 31/12) e per mia figlia di 10 anni era programmata la vaccinazione a gennaio.

Al 24/12 io e mia figlia accusiamo i primi sintomi di covid 19. Per la bambina esito positivo. Gesù bambino ci ha fatto un bel regalo, mi dico.

Ovviamente le farmacie sono prese d'assalto e non è possibile fare un tampone antigenico.

Il pediatra e il medico ci segnalano e mi dicono che verremo contattati da ATS.

Il 26/12, nonostante l'attenzione e isolamento, si ammala anche mio marito. Fin qui nessun problema.

Siamo tutti in isolamento domiciliare, segnalati ad ATS, ma nessuno che ci chiama.

Ovviamente se si aspetta troppo, il tampone risulterà negativo.

Problema più grosso: a fine gennaio scade il nostro green pass, per cui dovremmo fare la terza dose (noi genitori) e mio figlio dovrebbe fare la seconda dose (entro il 31/12).

Chiedo al medico e al pediatra che mi comunicano che non possiamo fare il vaccino se abbiamo fatto il covid perché altrimenti staremmo male.

L'unica possibilità è fare il tampone e risultare positivi per poter rinviare la dose vaccinale, quindi dobbiamo attendere telefonata da ATS. Ma ovviamente non possiamo uscire di casa.

Unica nostra possibilità: fare un tampone molecolare a pagamento (se lo troviamo ) che attesterà la guarigione (che per ATS non esiste perché non c'è la malattia).

E poi fare il vaccino (con il rischio di stare male) oppure limitarsi a svolgere unicamente l' attività lavorativa e fare un tampone ogni 2 giorni.

E' una situazione ridicola.


(lettera firmata)