Crema, 13 novembre 2024
Il Comitato Crema Zero Barriere sarà ancora presente al Festival dei diritti 2024 con due presentazioni di libri molto interessanti inerenti al tema disabilità.
L’evento è realizzato in collaborazione con Anffas Crema, Unione Ciechi Uici, Csv Lombardia Sud, Impronte Sociali e con il patrocinio del comune di Crema.
Il primo incontro sarà lunedì 18 novembre alle ore 18 presso il Salone Anffas delle Villette, con ingresso da via Mulini 2.
Il libro presentato è Tutto d’un fiato. Un sognatore a faccia a faccia con lo spettro. L’autore è Michele Imperiali, che ha lavorato per anni come direttore della Fondazione Renato Piatti di Varese nel campo delle disabilità intellettive. Con il suo libro immagina un dialogo senza tempo tra un sognatore e gli autismi, spaziando tra passato, presente e futuro di un problema molteplice con testimonianze di vita. Farà riflettere su un tema a tanti ancora sconosciuto, dove ancora non esistono certezze scientifiche.
Il secondo incontro sarà mercoledì 20 novembre, alle ore 17 presso la sala della Misericordia della Fondazione Benefattori Cremaschi, in via Kennedy 3 a Crema.
Il libro Il giro del mondo come non lo avete mai visto. è scritto da Alessandro Bordini, un giovane veronese divenuto cieco a 23 anni dopo un terribile schianto con il paracadute a causa del quale, come dice: “Ho perso la vista, ma non la felicità. Riesco a fare tutto, adattandomi e chiedendo l’aiuto degli altri”.
Con il suo libro racconterà il suo incredibile e avvincente viaggio intorno al mondo compiuto da solo e senza vedere, zaino in spalla e bastone in mano.
Nessun accompagnatore con lui ma dall’Africa alla Thailandia fino all’Oceania semplicemente appoggiandosi all’aiuto della gente incontrata tappa dopo tappa.
Il suo racconto s’inserisce nel filone di sensibilizzazione oltre le barriere da sempre portato avanti dal Comitato.
"In sintesi siamo tutti diversi - come sostiene la presidente del comitato Zero barriere, Cristina Piacentini, - la diversità è ricchezza e da ognuno si può imparare qualcosa in qualunque stato di vita si trovi a vivere. Qui si aggiunge la testimonianza che in tutto il mondo esiste un legame di fratellanza che ci unisce e che ha permesso all'autore di viaggiare per due anni e mezzo da solo e senza vedere, con fiducia nella gente e tanta determinazione a non voler arrendersi davanti alle difficoltà. Qui si trova il motto del Comitato:insieme si possono raggiungere impensabili obiettivi”.