Crema, 08 ottobre 2024
Un innovativo progetto di orientamento rivolto agli studenti di quarta e quinta superiore per raccontare la bellezza e la complessità della professione infermieristica, facendo emergere le specificità della sede cremasca del corso di laurea triennale dell’università degli Studi di Milano, fornendo informazioni utili per il test di ammissione, oltre che per offrire la possibilità di una simulazione teorica, finalizzata a far comprendere la complessità del sistema di emergenza, ed una pratica, in laboratorio, dedicata alle tecniche di medicazione di una ferita cutanea, all’apprendimento della posizione laterale di sicurezza e alla rilevazione della pressione arteriosa.
È quanto presentato dalla direzione generale dell’Asst di Crema che, in collaborazione con l’università degli Studi di Milano, ha inteso incontrare i dirigenti scolastici degli istituti cremaschi. Per Asst Crema erano presenti il direttore generale Alessandro Cominelli, il direttore della direzione aziendale delle professioni sanitarie e sociosanitarie Annamaria Bona ed il direttore del corso di laurea Laura Milani. Per l’università degli studi di Milano era presente Maura Lusignani, presidente del corso di laurea in infermieristica di Unimi. Per gli istituti scolastici cittadini erano presenti le orientatrici Duranti (Racchetti Da Vinci), Lisè e Regazzetti (Munari), Melada (Liceo delle scienze applicate e ITIS Galileo Galilei). Con quest’ultima anche la dirigente scolastica Paola Orini e la professoressa Paola Guerci, referente per l’indirizzo biomedico.
“Abbiamo voluto questo incontro – ha chiarito in apertura il dg Cominelli – per raccontarvi come è cambiata negli anni la professione infermieristica e illustrarvi l’opportunità professionale che possiamo offrire ai giovani studenti cremaschi, avendo a cuore tanto il futuro dei giovani, quanto quello della nostra comunità”.
Attivo a Crema da una decina di anni, il corso di laurea in infermieristica ha formato un centinaio di professionisti, unendo alla preparazione teorica, esperienze di tirocinio in varie strutture sanitarie e sociosanitarie del territorio.
“Vi chiediamo – ha concluso il dg rivolgendosi ai dirigenti scolastici – di condividere con noi il percorso: di parlare ai giovani per formare professionisti che si prendano cura del nostro territorio, del nostro ospedale e della nostra comunità”.