Crema, 13 ottobre 2024
Come ormai tradizione consolidata l'altra sera nella cornice del San Domenico, la sfilata dell’indirizzo moda della sede Fortunato Marazz,i quest’anno dedicata al mondo del cinema, a partire da titolo evocativo: Filmfashion.
Presentata da Angela Bortolotti, docente di elettronica della sede Marazzi, che già una decina di anni fa assieme a colleghe e colleghi fu tra le protagoniste dei primi percorsi di elettronica indossabile con gli abiti sui quali venivano applicati i led, la serata di ieri ha visto la partecipazione numerosa di famiglie, studenti, cittadini e della dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio. Intensa la preparazione delle settimane che hanno preceduto la sfilata, con gli studenti dell’indirizzo moda della sede di via Inzoli impegnati a ripercorrere i vari generi della cinematografia: dal western alla commedia, dal musical al romantico, ma anche azione, drammatico, trhiller, avventura, fantasy, fantascienza, e horror.
Con la supervisione dei docenti di design Francesca Pollutri e Marco Trussardi, in aula sono state analizzati i vari generi per progettarne le collezioni, dalle quali ciascuno ha scelto un capo e con i docenti di laboratorio Sonia Carachino, Andrea Tosetti, Emanuela Thevenet e Patrizia Crimi si è poi proceduto al disegno del modello, al taglio, al confezionamento, fino ad arrivare al momento della sfilata sul palco del teatro cittadino, con ragazze e ragazzi del Marazzi in veste di modelli per l’occasione. Ogni tema è stato introdotto da un breve filmato iconografico seguito dalla sfilata degli abiti confezionati con svariate tipologie di tessuti, dai metallici, alle sete e rasi delle spose.
Ringraziamenti per tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato all’organizzazione della serata, dal personale ATA, al personale tecnico dei laboratori interessati, a tutti i docenti e in particolare ai professori Matarazzo e Mansour.
Per la dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio, l’occasione per ribadire il valore dell’indirizzo moda, la creatività degli studenti e la passione con la quale i docenti stimolano gli stessi a mettersi in gioco, anche in queste situazioni.