
Dal territorio, 09 maggio 2025
(Niall Ferri) Hanno colpito nel primo pomeriggio, entrando senza difficoltà in un’area privata alle porte di San Vito, frazione di Casalbuttano. Ignoti hanno portato via una quindicina di galline, facendo sparire in pochi minuti una parte essenziale di ciò che per trent’anni è stato un punto di riferimento per l’educazione ambientale locale.
L’amarezza è profonda: Ottorino Tedoldi, custode dell’area, trattiene a stento le lacrime mentre racconta l’accaduto. Nel piccolo terreno restano soltanto due pavoni e pochi altri animali. Nessuna traccia visibile dell’effrazione, ma il furto è evidente. In un primo momento si era ipotizzato l’intervento di un predatore selvatico, ipotesi poi esclusa per l’assenza di segni evidenti. L’area, realizzata nel 1995 e da sempre aperta a scuole e famiglie, stava per chiudere i battenti dopo tre decenni di attività. Una scelta sofferta, maturata per diverse ragioni, ora segnata da un gesto che ha lasciato il segno. Tedoldi ha perlustrato il paese con un amico, nella speranza di individuare gli animali, ma ogni tentativo si è rivelato inutile. Chi ha agito, lo ha fatto con rapidità e precisione.
L’appello lanciato dal volontario è chiaro: "Chi ha preso le galline le restituisca. Perché quelli che è stati portati via non sono animali, ma una parte della mia vita".