Cremona, 10 ottobre 2024
(Marco Degli Angeli) Notti tropicali record a Cremona. Questa espressione indica un evento climatico estremo in cui la temperatura notturna non scende al di sotto dei 20 gradi. Con 84 notti il capoluogo cremonese è secondo solo a Milano (101) e lo scorso anno ha contato un numero doppio di notti calde e umide registrate a Lodi (40 come Bergamo).
E' di 79 il numero di notti da clima estremo raggiunto da Monza e 70 in quella di Brescia.Le notti tropicali mediamente registrate nei capoluoghi italiani nel 2022 sono invece 58.
Secondo le rilevazioni di Copernicus, il programma europeo che si occupa di rilevazioni satellitari che ha diffuso i dati, il fenomeno colpisce di più il sud, la pianura padana e le città densamente urbanizzate.
Rispetto alla media calcolata tra il 2006 e 2015 le botte tropicali cremonesi sono aumentate di 32 giorni quindi il fenomeno sembra crescere con grande rapidità.
La tropicalizzazione del nostro clima quindi non passa solo dall'aumento di frequenza di bombe d'acqua, grandinate e temporali di forte intensità, ma anche da bolle di umidità e caldo. Ad aprire una serie di domande è comunque la situazione climatica e del tasso di inquinamento di Cremona, che registra numeri record in negativo nonostante non sia di certo una metropoli. Secondo l'ultimo report pubblicato dall’European Environment Agency (Eea), il capoluogo cremonese è la città più inquinata d'Italia, con valori di PM 2.5 cinque volte oltre la norma (23.3 µg/mc contro i 5 μg/mc indicati dall'Organizzazione mondiale della sanità) e al terzo posto dopo la polacca Mowi Sacz e la croata Slavonski Brod.