
Dal territorio, 19 marazo 2025
"Assolveteli tutti".
E' la richiesta della mezza dozzina di avvocati che oggi nel tribunale di Cremona hanno concluso l'iter di un processo che vede alla sbarra quindici detenuti nelle carceri di Ca' del Ferro che l'8 marzo 2020 diedero vita a una rivolta perché volevano essere sottoposti al tampone per essere tranquillizzati sulle loro condizioni, visto che avevano saputo (notizia rivelatasi poi falsa) che due guardie carcerarie e un detenuto sarebbero stati affetti da Covid e loro temevano che il contagio si propagasse rapidamente tra di loro, facendogli fare la fine dei topi.
Sgabelli spaccati, finestre divelte, sbarre lanciate contro gli agenti, sedie in plastica e coperte date alle fiamme, un box sfondato, vetri infranti, telecamere rotte, plafoniere distrutte. Alla fine, due agenti intossicati, un altro colpito al naso con un pugno.
"Se questo non è uno stato di necessità - ha detto al giudice l'avvocato Corrado Locatelli, difensore di uno degli imputati. - I detenuti chiedevano solo di essere sottoposti a tampone e di capire se vi erano persone contagiate che avrebbero potuto infettare tutti. Per questo abbiamo tutti chiesto l'assoluzione dei nostri assistiti". Dello stesso parere i legali Andrea Brambilla e Gianluca Pasquali, che hanno chiuso gli interventi previsti oggi.
Non era stato di questo parere la Pm Silvia Manfredi che, invece, nel corso dell'udienza scorsa del 12 marzo aveva chiesto al giudice Francesco Sora di condannare cinque detenuti a due anni di reclusione, sei a un anno e mezzo e quattro di assolverli.
Il giudice si è riservato di leggere le sentenze e ha preso tempo, convocando tutti per le 14 del prossimo 30 aprile.
C'è anche da dire che oltre a questi quindici detenuti, a giudizio erano finiti altri tre che però avevano scelto il rito abbreviato, evitando testimonianze e altre lungaggini. E che tutti e tre erano stati assolti.
Oggi di queste 15 persone a giudizio, in carcere ne restano solo tre, mentre le altre dodici hanno terminato di scontare la pena e sono tornati uomini liberi.