Lodi, 12 dicembre 2025
(Andrea Biraghi) C’è il via libera per il nuovo cavalcavia alla Faustina, la rotatoria all’ingresso sud di Lodi, uno dei punti di traffico più discussi della città. L’opera servirà a risolvere il nodo in cui si incrociano tangenziale, via Emilia e provinciale 23 Lodi–Borghetto, rendendo più sicuro e scorrevole l’accesso alla città.
Il progetto prevede un cavalcavia a due campate, lungo circa 80 metri, con nuove rampe di svincolo e l’adeguamento della viabilità esistente. L’obiettivo è eliminare gli accessi diretti alla tangenziale e ridurre l’effetto imbuto generato oggi dalla rotatoria.
Il conto è pesante: le stime aggiornate superano i 41 milioni di euro e, considerando Iva e opere accessorie, si arriva vicino ai 45 milioni. All’inizio, quando se ne parlava come intervento comunale, la spesa prevista era attorno a 20 milioni. Gli aumenti sono legati all’aggiornamento del progetto da parte di Anas, all’inserimento nel contratto di programma nazionale e all’aggiunta di opere che prima non erano previste, come i sottopassi ciclopedonali e le sistemazioni provvisorie per mantenere aperta la circolazione durante i lavori, oltre al rincaro generale dei materiali.
Sul fronte amministrativo, Anas ha presentato al ministero delle Infrastrutture l’istanza di accertamento di conformità urbanistica, passaggio necessario per convocare la conferenza dei servizi decisoria. Solo dopo i pareri e i nulla osta degli enti coinvolti si potrà avviare la gara e fissare una data ufficiale di apertura del cantiere.
La durata è già definita: una volta partiti, i lavori andranno avanti per circa due anni, 732 giorni. Nonostante l’impatto dell’intervento, il traffico non verrà mai interrotto del tutto: la zona resterà percorribile con deviazioni e carreggiate provvisorie, inevitabilmente più lente. L’obiettivo finale è eliminare l’imbuto della Faustina e dare una soluzione stabile a uno dei nodi viabilistici più problematici del Lodigiano.